sabato 22 novembre 2008

Governo e crisi

Vorrei valutare 3 aspetti:

Il primo sono le scelte politiche di questo Governo, che ha deciso di regalare 3 miliardi di euro alle classe più abbienti togliendo l'ICI anche alle abitazioni di lusso.
Inoltre ha deciso che alla collettività tocca sobbarcarsi il deficit dell'Alitalia, e questo rispetto alle precedenti offerte di primavera comporta un aggravio per i contribuenti di circa 3 miliardi.
Ha poi sospeso ogni attività per il recupero dell'evasione fiscale, rinunciando a quelle entrate e lasciandole nelle tasche degli evasori.

Non vi sono soldi, ma solo per lavoratori e pensionati, in quanto sono stati dati o lasciati ad altre categorie.
Ovviamente queste sono scelte politiche e non possiamo dire che siano giuste o sbagliate; sono solo di parte e a qualcuno piaceranno ad altri meno.


Il secondo aspetto sono le affermazioni-dichiarazioni del nostro Presidente del Consiglio.
Che senso della realtà può avere quando attribuisce parte della responsabilità della situazione ai cittadini che non spendono?
Quanto può non rendersi conto dei milioni di cittadini che non sanno come tirare avanti?
Anche se opta per scelte che, oltre le sue aziende, favoriscono solo una parte dei cittadini, resta pur sempre il Capo del Governo italiano e non cessano di sconcertarmi i suoi proclami retorici e populisti, puntualmente smentiti in poche ore, spesso da lui stesso.
Trovo mortificante ed umiliante la cosa come cittadino e mi ricorda la zia (nei ricordi di ora poco amata) che da bambino mi prometteva di tutto per ottenere i miei servizi e poi non mi dava mai nulla alla fine. E si cuccava i servizi.
Senonchè non siamo bambini e quello non è nostra zia.


Il terzo è come questo Governo stia tentando di affrontare la terribile crisi globale che certo sta solo iniziando ad arrivare.
Tra luglio e settembre abbiamo visto Svezia e Norvegia predisporre ampi ed efficaci interventi per salvaguardare la loro economia e le tasche dei loro cittadini, seguiti ad ottobre da diversi Paesi Europei.
In Italia sembra che non si sia capito ancora bene cosa stia per accadere. Di proclami come sappiamo ne abbiamo sentiti tanti ma per gli interventi siamo davvero al ridicolo.
La detassazione degli straordinari e dei premi di produttività offerti ad aziende che chiudono e ad operai in cassa integrazione o licenziati è semplicemente sconcertante, roba da saltimbanchi.

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