sabato 20 dicembre 2008

Giustizia/politica; forse ad una svolta il controllo dei politici sui Giudici

Da tempo, da molti anni davvero, procede il braccio di ferro tra la Giustizia e la malavita organizzata, la quale usa per sostenerlo i suoi infiltrati (veri e propri alti esponenti delle mafie) nei centri vitali dei partiti, del Governo e della stessa Magistratura.

Da tempo vediamo Organismi dello Stato intossicati da anni di infiltrazioni, puntualmente annullare sentenze o modificare leggi al fine di garantire impunità soggettive o di massa a chi delinque.

Sembrava che quella Riforma della Giustizia, da tanto cercata e voluta da Berlusconi e capace di asservire la Magistratura ai politici, fosse osteggiata dai partiti e dal popolo della sinistra e per questo difficilmente realizzabile.

Ma ecco che in nostro Circo Barnum della politica ci presenta un inedito numero sfilandolo dal suo cilindro magico.

In poche settimane avvengono fatti deprecabili e disdicevoli, e tali da poter persino far cambiare sentimento pure al popolo della sinistra.
Guerre spietate tra Procure si alternano ad arresti eccellenti di personaggi DS, salvo poi in pochi giorni trovare accordi riparatori i primi e scoprire che erano procedimenti infondati i secondi dopo però che Sindaci e Giunte si erano dimesse, suscitando oltre al clamore pure scompiglio e crisi istituzionali locali.

Ed ecco quindi sopraggiungere nuove posizioni dei rappresentanti della sinistra, stavolta di critica all'operato della Giustizia; il ministro della Giustizia del governo ombra dei DS Lanfranco Tenaglia:
- "Non sussistevano le ragioni per le quali è stato arrestato il sindaco di Pescara, credo ci voglia molta prudenza perché è caduta una amministrazione per ragioni, a quanto pare, insussistenti. Serve prudenza e una valutazione seria dei dati che va fatta nei confronti di tutta la magistratura".

A fronte di questo, il Pdl coglie l'occasione per attaccare il Pd, accusandolo di accorgersi degli sbagli della magistratura solo se toccano "gli amici":
- "Veltroni difende il suo partito, forse un amico, ma dovrebbe farlo anche quando ci sono gli avversari" - sostiene il ministro dei trasporti Altero Matteoli. Ben più duro Fabrizio Cicchitto che torna con la memoria a Tangentopoli:
- "Con quattordici anni di ritardo, Veltroni forse si è reso conto che esiste un problema tra politica e giustizia"- .

Stupisce quindi che da sinistra si critichi non il caso in sè, non il possibile errore ma "tutta la magistratura", pronti dunque ad appoggiare qualcosa che la neutralizzi.
E sembra trasparire la mano di D'Alema in questa operazione di traghettamento dei DS e del popolo giustizialista di sinistra verso l'altra parte della riva, quella opposta alla Giustizia e tenuta dai malavitosi, evidentemente oramai convinti che solo questi possano essere gli scenari futuri possibili a cui adeguarsi.

Ciligiegina sulla torta infine è la gazzarra inscenata nei confronti del figlio di Di Pietro, poliziotto; qualcuno avrebbe sentito dire che forse poteva anche essere a conoscenza di intercettazioni.

Distrutta l'immagine di Di Pietro all'opinione pubblica, nulla più resterebbe a contrastare la piena politicizzazione della Magistratura, nè la conseguente totale infiltrazione dei partiti politici (e degli apparati dello stato) da parte dei malavitosi.

lunedì 15 dicembre 2008

Corruzione nel PD

Nella devastata Napoli, dopo il caso dell'Assessore suicida (PD) che ha coinvolto a vario titolo il Sindaco Russo Iervolino ed il Governatore della Regione Bassolino, oggi sono stati arrestati due assessori del Pd; altri 12 tra assessori e funzionari vari sono finiti agli arresti domiciliari accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa degli appalti, abuso d'ufficio e corruzione.
Nella vicenda risulta indagato anche l'onorevole Renzo Lusetti del Pd.

I magistrati sostengono che in questo caso: "La prospettiva ultima è quella del saccheggio sistematico delle risorse pubbliche".

E' di pochi giorni fa la richiesta d'arresto di un deputato PD in Basilicata, per presunte tangenti legate al petrolio e l'arresto del sindaco di Pescara PD per il sospetto di tangenti sugli appalti.
Di poche settimane fa il caso di corruzione che ha coinvolto il Sindaco PD di Firenze, che si è clamorosamente incatenato davanti alla sede di Repubblica.

Cresce in modo devastante l'onda giudiziaria sul PD ed i Democratici si stanno mostrando sempre più permeabili e vulnerabili alla corruzione e a quel malcostume che avevano promesso di combattere, suscitando speranze ed attese tra chi decise di sostenerlo e che furono fondanti alla sua nascita.

Che è rimasto dei concetti di moralità pubblica ed innovazione politica che seppero raccogliere tanti consensi attorno al PD solo pochi mesi fa?

In questa drammatica situazione economica e sociale, non saper offrire alternative alla incapacità della destra è una grave colpa, ma appiattirsi sul loro stile corruttivo è semplicemente cercare il completo affossamento del Paese.

Che succede compagni?

giovedì 4 dicembre 2008

Caso De Magistris; guerra tra procure e "gravi implicazioni"

Interviene il Presidente della Repubblica come Presidente del CSM nel caso della guerra che ha coinvolto le Procure di Salerno e di Catanzaro sul caso De Magistris, chiedendo di poter controllare gli atti a seguito di "gravi implicazioni" in una "vicenda senza precedenti".

Come ricorderemo, De Magistris è stato prima indagato poi trasferito a seguito della richiesta dell'allora Ministro della Giustizia Mastella per impedirgli di proseguire indagini che stavano coinvolgendo importanti nomi dell'imprenditoria e della politica, tra i quali quello del Minsistro Mastella stesso, dell'ex Presidente del Senato Mancino e dell'allora Premier Romano Prodi.

La procura di Caserta conduce l'indagine per i sospetti abusi della Procura di Catanzaro nel perseguire De Magistris, la quale ritiene "eversivo" il provvedimento ed a sua volta indaga sette Magistrati di Caserta.

Il PG di Catanzaro Enzo Jannelli considera l'atto della procura di Salerno "finalizzato alla destabilizzazione e all'eversione dell'istituzione dello Stato. Un attacco inaudito all'esercizio giurisdizionale così come non era mai accaduto nella storia. Si è cercato di espropriare un processo in corso a questa Procura".

Anche l'ANM (Associazione Nazionale Magistrati) appare sgomenta da quanto sta accadendo: "Ciò che è in gioco è la credibilità della funzione giudiziaria".


Il quadretto che appare a noi cittadini è quello di un immondo guazzabuglio di politici e figure dello Stato corrotti ad ogni livello che adoperano gli strumenti di governo della Giustizia e del Paese per loro uso e consumo, per sé stessi e per le loro varie fazioni.

Personalmente ritengo che finchè non riusciremo a liberarci di questi individui che intossicano i gangli vitali dell'Amministrazione del Paese, non potremo che assistere alla disfatta della nostra amata Italia.

martedì 2 dicembre 2008

Censis; 11 milioni di persone a rischio per crisi

Un interessante documento del Censis che considera in 11 milioni di persone, il 40% delle famiglie i soggetti a rischio per la crisi.

Secondo Censis un sentimento negativo pervade "un insieme di singoli organismi elementari che vivono uno accanto all'altro senza forza e futuro;... una mucilaggine spaventata e in preda al panico diffuso da un'implosione finanziaria internazionale senza ravvicinati precedenti".

Secondo il rapporto, la percezione che gli italiani hanno di questa fase storica non è esattamente quella di una grande vigilia di cambiamento:

* il 37% pensa che la crisi potrebbe migliorarci, costringendoci a rivedere i nostri difetti
* il 30,3% dichiara più cinicamente che non ci cambierà più di tanto
* il 32,8% reputa più pessimisticamente che la crisi invece ci peggiorerà, facendo riemergere l'egoismo e l'interesse personale esasperato.

I Ministri Tremonti e Sacconi non escludono la bancarotta per l'Italia

Apprendiamo in questi giorni che il devastante effetto dell'arrivo della crisi economica, che per ora ha mostrato solo i primi timidi ma già tremendi effetti, comincia a preoccupare i nostri Ministri.

Tremonti e Sacconi, Ministri dell'Economia e del Welfare, si sono resi conto che potrebbe maturare una situazione di non competitività dei BOT e CCT italiani e per questa il timore che possano andare deserte le aste.

Lo Stato italiano ha un debito pubblico ben superiore del proprio Prodotto Interno Lordo di un intero anno * (caso quasi unico al mondo) e se dovesse verificarsi quanto temuto, in pochi mesi si arriverebbe alla paralisi dello Stato, con cessazione dei pagamenti degli stipendi ai dipendenti statali e Forze dell'Ordine, compresi i Parlamentari e loro portaborse (autoblu ed aerei compresi ), blocco dei pagamenti delle opere pubbliche, delle Regioni, Province e Comuni ed alla conseguente bancarotta.

Ora, visto il montare dello scalpore delle dichiarazioni, i Ministri stanno tentando di addolcire le loro dichiarazioni, sostenendo che il debito pubblico italiano è solidissimo ed invitando i cittadini a comprare in massa e senza timore Bot e Cct che sono "i migliori al mondo".

Purtroppo proprio come irresponsabilmente dichiarato dal Presidente del Consiglio ad inizio ottobre, quando dichiarò che la crisi non avrebbe toccato la "solida economia" dell'Italia ed invitò a comperare azioni di Enel e Eni.
Chi ha creduto al suo consiglio e lo ha seguito, ha visto in un solo mese pesantemente svanito l'investimento, dato il successivo crollo in borsa sia di Eni che di Enel.


Il nostro Sistema Paese affonda, abbandonato alla deriva di un mondiale mare in tempesta, e lo lasciamo governare da scaltri guitti, giocolieri affaristici e ballerine sguaiate, affidandone il controllo ad un'opposizione composta da altrettanti scaltri guitti, giocolieri affaristici e ballerine sguaiate.

Da tempo cari amici consideriamo indispensabile ed urgente una generale profonda riflessione; dovesse avverarsi quanto temuto dai nostri Ministri, la bancarotta dell'Italia, arriveremmo a toccare davvero il fondo e forse, dopo che privi di stipendi milionari i vari politicanti affaristi sarebbero fuggiti a rubare altrove, da là saremo costretti a ripartire e ricostruire.

Magari con gente un po' più seria stavolta.



Edit:
* Il debito pubblico italiano, recentemente aumentato dal Governo in carica, si aggira sui 1.700 miliardi di €.
Per comprendere l'immensità della cifra, possiamo considerare che tutto il fatturato di tutte le aziende ed attività italiane del 2007 (PIL) è stato di circa 1.600 miliardi di €.

Se trasformiamo la cifra in appartamenti, tanto per dare un volume all'importo, considerandoli di medio valore a 333.000 l'uno, ne abbiamo circa 5.100.000.
Oltre 5 milioni di appartamenti.
In una città come Milano ci sono circa 500.000 appartamenti.
Parliamo quindi di un debito del valore pari agli appartamenti di 10 città come Milano.

Questa è la garanzia dei Bot e Cct "migliori del mondo".

Berlusconi; internet deve essere regolamentato

Silvio Berlusconi ha annunciato che a gennaio, quando presiederà il prossimo G8 che sarà un G20, porterà "sul tavolo una proposta di regolamentazione di internet in tutto il mondo, essendo internet un forum aperto a tutto il mondo".

Sembra che l'obiettivo sia di dare regole certe ad una rete che al momento sfugge ad ogni controllo.
Berlusconi osserva che "per quanto riguarda internet manca una regolamentazione comune" ma non aggiunge nessun altro dettaglio sul possibile intervento di regolamentazione e controllo che andrà a proporre al G20.


Che ci attenderà dunque?

lunedì 1 dicembre 2008

La Chiesa si batte per mantenere la pena di morte agli omosessuali

Questa cari amici mi sembra agghiacciante.

Come sappiamo vi sono numerosi Paesi, sopratutto quelli Arabo-islamici, nei quali l'omosessualità è considerata un reato e per i trasgressori sono previste durissime pene, come tortura ed amputazioni, sino alla pena di morte.

Il Presidente Europeo di turno ha portato avanti da tempo un progetto per la depenalizzazione universale dell'omosessualità e lo ha presentato all'ONU.

Tutti i 27 membri europei hanno accolto positivamente il progetto, ma ecco che immediato è giunto il nò della Santa Sede, che vuole invece mantenere pene di morte e torture dove è ancora possibile, evidentemente dispiaciuta che non lo sia più in Europa.

Da notare l'eufemismo usato dai Vescovi:
- " Ma noi non vogliamo la pena di morte per gli omosessuali!!! - Vogliamo solo che non si aboliscano queste pene là dove sono ".

Questo continuare a battersi della Chiesa contro i diversi, contro chi sente la Fede in modo differente dalla loro e contro chi non la segue ciecamente mi mortifica profondamente.

Poi ognuno ovviamente leggendo i vari articoli e le posizioni trarrà le proprie considerazioni, che senz'altro saranno differenti dalla mia personale agghiacciante mortificazione.

Aumenta l'Iva sulla pay-tv: ancora conflitto d'interessi

Il conflitto d'interessi del Presidente del Consiglio è macroscopico.

Cari amici, il fatto è che le cose si dimenticano in fretta qui.

Premesso che comunque il Governo con questa mossa "Aumenta le tasse per le famiglie italiane mentre aveva promesso di non toccarle".

A parte il fatto che di generi con l'IVA ad importo ridotto ce ne sono parecchi e per vari motivi, ma stranamente proprio questo sono andati a trovare.

A parte tutto questo, ... ma come mai c'era questa IVA ridotta al 10%?

L’Iva agevolata sulla pay-tv è stato un favore fatto a Berlusconi nel 1991 dal ministro socialista Rino Formica e dal governo Andreotti.
E dietro lo sconto, secondo la Procura di Milano, c’era anche un tentativo di corruzione.
Oggi che Mediaset non ha più interessi in Sky ma è addirittura in concorrenza, tra le tante IVA ridotte si decide di tagliare questa, e le famiglie dovranno pagarla.

sabato 22 novembre 2008

Governo e crisi

Vorrei valutare 3 aspetti:

Il primo sono le scelte politiche di questo Governo, che ha deciso di regalare 3 miliardi di euro alle classe più abbienti togliendo l'ICI anche alle abitazioni di lusso.
Inoltre ha deciso che alla collettività tocca sobbarcarsi il deficit dell'Alitalia, e questo rispetto alle precedenti offerte di primavera comporta un aggravio per i contribuenti di circa 3 miliardi.
Ha poi sospeso ogni attività per il recupero dell'evasione fiscale, rinunciando a quelle entrate e lasciandole nelle tasche degli evasori.

Non vi sono soldi, ma solo per lavoratori e pensionati, in quanto sono stati dati o lasciati ad altre categorie.
Ovviamente queste sono scelte politiche e non possiamo dire che siano giuste o sbagliate; sono solo di parte e a qualcuno piaceranno ad altri meno.


Il secondo aspetto sono le affermazioni-dichiarazioni del nostro Presidente del Consiglio.
Che senso della realtà può avere quando attribuisce parte della responsabilità della situazione ai cittadini che non spendono?
Quanto può non rendersi conto dei milioni di cittadini che non sanno come tirare avanti?
Anche se opta per scelte che, oltre le sue aziende, favoriscono solo una parte dei cittadini, resta pur sempre il Capo del Governo italiano e non cessano di sconcertarmi i suoi proclami retorici e populisti, puntualmente smentiti in poche ore, spesso da lui stesso.
Trovo mortificante ed umiliante la cosa come cittadino e mi ricorda la zia (nei ricordi di ora poco amata) che da bambino mi prometteva di tutto per ottenere i miei servizi e poi non mi dava mai nulla alla fine. E si cuccava i servizi.
Senonchè non siamo bambini e quello non è nostra zia.


Il terzo è come questo Governo stia tentando di affrontare la terribile crisi globale che certo sta solo iniziando ad arrivare.
Tra luglio e settembre abbiamo visto Svezia e Norvegia predisporre ampi ed efficaci interventi per salvaguardare la loro economia e le tasche dei loro cittadini, seguiti ad ottobre da diversi Paesi Europei.
In Italia sembra che non si sia capito ancora bene cosa stia per accadere. Di proclami come sappiamo ne abbiamo sentiti tanti ma per gli interventi siamo davvero al ridicolo.
La detassazione degli straordinari e dei premi di produttività offerti ad aziende che chiudono e ad operai in cassa integrazione o licenziati è semplicemente sconcertante, roba da saltimbanchi.

mercoledì 5 novembre 2008

Berlusconi: "Obama bello abbronzato"

Dopo l'uscita del Ministro Gasparri che aveva commentato la vittoria di Obama con "ha fatto contenta Al Qaida ", ora il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha definito il nuovo Presidente degli Stati Uniti "bello abbronzato".

Alla stampa estera la cosa è apparsa decisamente grave, considerando il termine sarcastico di "abbronzato" peggiore di "negro".

Il Time:
Silvio Berlusconi in racism row over 'suntanned' Barack Obama aside
Silvio Berlusconi, Italy's gaffe-prone Prime Minister, today found himself accused of racism after calling Barack Obama "suntanned".


New York Time
Berlusconi Under Fire for Obama ‘Joke’
Italian Prime Minister Silvio Berlusconi did it again.

Meeting in Moscow on Thursday, Mr. Berlusconi told Russian President Dmitri Medvedev that President-elect Barack Obama “has all the qualities to get along well with you: he’s young, handsome and suntanned, so I think you can develop a good working relationship.”



Sconcertante la risposta del nostro Presidente alle reazioni internazionali:
"Era una carineria, un grande complimento e chi non lo capisce è un imbecille e vada a cagare - Poi mi sono rotto e dico tutto quello che penso".


Barak Obama ha telefonato a nove leader mondiali in risposta alle loro congratulazioni per il positivo risultato elettorale, ma non a Berlusconi.

Secondo fonti dello staff di Obama, ha chiamato per ringraziarli tra gli altri il messicano Felipe Calderon, il presidente francese Nicolas Sarkozy, l'australiano Kevin Rudd, il sudcoreano Lee Myung-bak e i premier israeliano Ehud Olmert, canadese Harper, britannico Gordon Brown, giapponese Taro Aso e la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Il premier italiano Silvio Berlusconi è per il momento stato ignorato.

Obama è Presidente

Barak Obama, 47 anni, è il 44° Presidente degli Stati Uniti.


L'AMERICA CAMBIA PELLE



"La prova che nulla in questo Paese è impossibile".

martedì 4 novembre 2008

Che la cantavo anch'io contessa :D

Scrivendo che il concetto stesso di "cultura di massa" non era altro che una interpretazione dei maggiori pensatori liberisti e "fordisti" che vedevano in una classe operaia colta e preparata uno degli elementi basilari della crescita della produzione, se vogliamo uno strumento per meglio sfruttare gli operai ho evidenziato la distinzione di due aspetti fondamentali della produzione di ricchezza e profitto: le rendite fondiarie o latifondiste e quelle basate sul moderno capitalismo industriale.

I grandi (e spesso antichi) proprietari terrieri per produrre derrate alimentari necessitano di mano d'opera di bassissimo livello, priva di istruzione e pretese e da pagare il meno possibile. Gli schiavi insomma.

All'opposto per far funzionare moderne fabbriche occorre una mano d'opera specializzata, colta e preparata e che ottenga una buona retribuzione. Il concetto stesso di Fordismo, quasi una filosofia negli Stati Uniti, sostiene che ricchezze e profitto possono essere raggiunti pagando alti salari agli operai, permettendo così loro di acquistare in massa la produzione che hanno essi stessi prodotto.
Il contrasto tra la necessità di questa mano d'opera specializzata, colta e ben pagata degli industriali e quella grezza e di basso livello degli agrari appare in evidente contraddizione e come sappiamo proprio in USA ha portato ad una guerra civile tra il nord industriale ed il sud latifondista.

In Italia con lo sviluppo industriale post bellico abbiamo visto un rapido aumento della qualità del lavoro, della vita dei lavoratori e dei loro salari, terminato però negli anni '90 con lo spostamento di massa della produzione manifatturiera all'estero (Polonia, Romania, Cina, India ecc.) e con una profonda crisi dell'industria nazionale, e con essa delle condizioni operaie.

Impressionante è il paragone che qualcuno ha azzardato tra la rendita latifondista e quella dello spettacolo di massa generalizzato, (dalle TV agli stadi).
Ad ambedue non servono masse operaie preparate e ben pagate, ma solo individui di basso livello da assoggettare, schiavi da una parte e spettatori lobotomizzati dall'altra, ambedue per ragioni differenti asserviti ed incolti, non pensanti ed obbedienti.

Vi sono dunque capitalisti industriali in crisi diciamo d'identità, che continuano a necessitare di uno Stato svelto e democratico, leggero e moderno, e di dialogo, confronto e pace sociale (anche se spesso hanno diversamente risolto le loro situazioni economiche), che appaiono apertamente in conflitto con l'attuale realtà capitalista dominante, molto più conservatrice ed antidemocratica, alla quale dialogo e pace sociale appaiono non solo superflui ma inutili zavorre da trascinare e delle quali liberarsi al più presto.

lunedì 3 novembre 2008

Non ho studiato, non so nulla, ma devo contare/valere come te

I ragazzi del 68, nel 1968, erano prettamente appartenenti alla borghesia, piccola e media, ed inizialmente si battevano contro il nozionismo e sistemi d'insegnamento che consideravano superati ed inefficaci.
Erano figli di dirigenti, professionisti e di industriali ai quali serviva un maggiore livello di conoscenza per meglio espriemere la loro mission di vita.

A questo tipo di persone non serviva il 18 politico, che non è con quello che potevano far progredire le loro fabbrichette o far crescere gli studi professionali dei loro genitori.
Questo fu inventato da chi aveva già deciso che la laurea gli sarebbe servita a nulla se non come titolo in sé o al peggio per non andare nei militari e questi appartenevano quasi sempre come origini al proletariato o al sottoproletariato che diede poi vita a metà degli anni '70 al fenomeno degli autonomi.
Loro confusero/scambiarono il concetto di "cultura di massa" con "titolo di massa" dove si spingeva al livellamento-annullamento dei valori e meriti ed appunto dei titoli.
Non ho studiato, non so nulla, ma devo contare/valere come te. Il tuo merito del tuo 30 e lode non vale di più del mio 18 politico; dobbiamo poter contare ed essere uguali.

Il Movimento Studentesco che iniziò nel '67 a contestare i metodi di insegnamento ritenendoli inefficaci e superati non era di sinistra, ma di estrazione piccolo borghese, come "piccolo borghesi" erano i loro obiettivi iniziali.

Il concetto stesso di "cultura di massa" non era altro che una interpretazione dei maggiori pensatori liberisti e "fordisti" che vedevano in una classe operaia colta e preparata uno degli elementi basilari della crescita della produzione, se vogliamo uno strumento per meglio sfruttare gli operai.

Le degenerazioni successive a mio avviso nulla tolgono al progetto iniziale di quel Movimento Studentesco, abbiamo visto come in mille modi e da mille parti in tanti abbiano fatto il possibile per inquinarne le fonti e gli obiettivi, ovviamente riuscendovi ben presto.
Che solo ad esempio, il "18 politico" era semplicemente l'esatto contrario di quanto quei giovani stessero cercando.

Come allora, con l'Onda lo stato nascente del movimento esprime e mostra segnali importantissimi di come viene recepita la società dai nostri giovani in modo schietto e trasparente, da chi è ancora fuori dal mercato produttivo; ignorarli, volerli travisare, cavalcare o peggio inquinare significa perdere una importante occasione di comprendere la loro nuova interpretazione della società e quindi il loro contributo importante al rinnovamento.

E' necessario far funzionare al meglio la società iinanzitutto, poi consentire ai cittadini di dare il loro contributo al meglio, concedendo loro garanzie e tutele, finalizzate alla crescita della società, non al suo sfacelo. Ma il nostro attuale governo ed i partiti dell'opposizione, di fronte a questo disastro odierno non hanno un progetto politico e si guardano bene dall'averlo; essi non vanno oltre ad azioni alla giornata, più o meno condivise od osteggiate.

A questo governo non interessa per nulla ridurre costi e sprechi, che in altri post vediamo anzi elecati i nuovi e degeneranti abusi e sperperi di questa casta dominante. Abbiamo visto anzi come l'intervento drastico di taglio della spesa per l'istruzione sia solo il risultato di un miope disegno politico; chiudere per sempre il concetto sessantottino (e quindi piccolo borghese e finalizzato alla produzione) della "cultura di massa", in quanto inutile alla società dei mass media. Che a chi comanda oggi non servono operai colti e preparati da meglio sfruttare, ma lobotomizzati da convincere e trascinare a piacere con veline, calciatori e tifo calcistico.
Altro che cultura.

Anche l'operaio vuole il figlio dottore mi è sembrato una risposta a questa lobotomizzazione, una vecchia risposta degenerata ed intossicata dai tanti infiltrati di tanti colori che si ripresenta; una società migliore fatta di persone più colte e consapevoli, capaci di dare il loro meglio per la crescita del Paese.

domenica 2 novembre 2008

Anche l'operaio vuole il figlio dottore

Sono stati molto rari sino ad ora i momenti di similitudine dell'Onda con il movimento del '68, aldilà del manifestare e della lotta studentesca.

Nessuna bandiera rossa, politicizzazione inesistente, nessuna violenza e saccheggio autonomo e tanta voglia di studiare.

Ho letto però più volte uno slogan "anche l'operaio vuole il figlio dottore", che è una frase contenuta in una vecchia canzone-mito sessantottarda; contessa e questa mi ha fatto pensare.

Il diritto allo studio del proletariato era negato dalla piccola e media borghesia degli anni '60 e si considerava immorale che un figlio d'operai potesse studiare, elevare la propria cultura e forse pure la propria posizione sociale.

Il movimento studentesco del '68 era invece per l'ampliamento della cultura alle masse, così da dare loro gli elementi per una loro emancipazione sociale portando non solo i figli degli operai nelle università, ma pure la cultura e lo studio nelle fabbriche.

Il risultato fu che a tanti figli di operai venne concesso di accedere alla cultura e "divenire dottore", ma ben presto la cosa degenerò uscendo dal concetto di cultura e perdendosi nei 18 politici, che affossarono il movimento portando a bui periodi.

Ci si ritrovò quindi con tanti figli di operai laureati e ignoranti, privi di cultura e di fatto non emanciapti, e per questo manipolabili a piacere da mass media ed imbonitori e miti vari.

Questo portò ad una crisi del concetto di Laurea, con migliaia di laureati disoccupati o sottoccupati e contemporaneamente un calo nei nuovi laureati stessi, con sempre più persone nei posti di comando e di governo privi di laurea.

Questo ripresentarsi come slogan del "anche l'operaio vuole il figlio dottore" mi è sembrato come contenere tutti questi aspetti riproponendo quello che era l'indirizzo iniziale di "diritto allo studio per tutti", ma che fosse chiaro per chi lo proponeva che stavolta toccava studiare ed emanciparsi per davvero.

"No alla mignottocrazia, viva la Repubblica"

Il Deputato di Forza Italia Guzzanti: "No alla mignottocrazia, viva la Repubblica".

E' da tempo che Paolo Guzzanti, deputato di Forza Italia, presenta posizioni fortemente critiche nei confronti dell'operato di Berlusconi, e recentemente nel suo blog ci è andato giù pesante, al punto da ottenere una denuncia dalla Carfagna da lui indicata come chi ha unicamente fornito servizi personali al Presidente:

- <<... è ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l’autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe?>> -

Paolo Guzzanti è quello che un paio d'anni fa si lasciò ingenuamente abbindolare (ma qualcuno sostiene fosse lui il regista) come Presidente della Commissione d'inchiesta parlamentare sul caso Mitrokhin, che finì tra squallide menzogne di affaristi e falsi avvelenamenti radioattivi ed ora al vaglio della Magistratura.

Nonostante questo, i motivi di nomina di diversi Ministri di questo Governo non possono che suggerirci la stessa domanda di Paolo Guzzanti;
"Calendarista delle pari opportunità, quali favori ha fatto al premier?", aumentando ancor di più le perplessità sul rischio che sta correndo la nostra Democrazia.


La domanda è semplice;
- se i Ministri divengono tali nonostante la loro completa impreparazione ed inadeguatezza ma solo per aver fornito servizi al Presidente, se questo stato di cose porta a Consigli dei Ministri che impiegano nove minuti a discutere ed approvare una difficile e complessa Legge Finaziaria, quanto potere decisionale resta di fatto unicamente nelle mani del Presidente da loro precedentemente così ottimamente servito?


Ma vediamo ancora che sostiene Guzzanti sul suo Blog:

- << NON PARLIAMO DELLA SIGNORINA MARA CARFAGNA, CALENDARISTA DALLE PARI OPPORTUNITA’, MA ...


2 Novembre 2008
…parliamo di un principio. Vedo che un gruppo di pasdaran seguita a far finta di non capire, o forse non capisce davvero. il punto, l’unico punto che conta (e lasciamo perdere la Carfagna, facciamo finta che non esista) è: è ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l’autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe.
Non importa in che modo. Non importa il sesso. Importa un principio, uno solo: è lecito, è tollerabile, è accettabile in via ipotetica e non qui in Italia ma sul fantastico pianeta di Zorbador che il primo ministro faccia ministro e segretario di Stato il pescivendolo che gli ha fornito le migliori triglie, il medico che lo ha tirato fuori da una brutta polominte, la maestra di piano dei suoi figli, l’antennista della sua televisione di casa, e così via
Affrontiamo per favore il solo problema generale, che è quello che ho già indicato: è lecito o non è lecito che si faccia ministro in uno Stato immaginaio e anzi in un Pianeta di un’altra costellazione, una persona che ha come suo merito specifico ben soddisfatto il capo del governo?
Sì o no? Lasciamo perdere per favore, il caso di una povera ragazza, ministro per caso, insultata da un’energumena su una piazza piena di loschi figuri. Lasciatela in pace.
Fate con me un passo avanti alla maniera dei classici greci: dibattiamo solo sul principio.
E’ lecito o no? Grazie.>>-


Due giorni prima sullo stesso blog è apparso anche questo:

- << RUGGERO DALLA LIMPIDA AMERICA COLPISCE DI NUOVO: LA CARFAGNA RAPPRESENTA UN MESSAGGIO PESSIMO E PUNITIVO PER LE GIOVANI DONNE COSTRETTE A PENSARE CHE PER FARE CARRIERA E DIVENTARE MINISTRA, LA STRADA SIA QUELLA DELLE IMPARI OPPORTUNITA’: SIANO ELIMINATE LE MENO BELLE E PIU’ INTELLIGENTI. LARGO ALLE CALENDARISTE SULLE QUALI COMUNQUE GRAVA UN’OMBRA.

31 Ottobre 2008

Sa castigamatti, (… VEDI POST ALL’INTERNO…)
Abbiamo un Ministro della Repubblica che dichiara di non conoscere ancora così bene la politica. A me sembra una cosa seria, a lei sembra una cosa da Novella 2000?
Ci vogliamo allora domandare perché, se conosce così poco la politica, questa donna è ministro?
Sa, magari uno può dire a me che non conosco bene la politica, magari lo può dire a lei, non c’è niente di male, ma noi non siamo ministri. La vede la differenza?
Per giunta la presenza al Ministero delle Pari Opportunità di una persona di capacità per lo meno discutibili, o su cui comunque si aggira un ombra, diventata famosa per la sua bellezza e per aver mostrato il suo corpo, rischia di essere un messaggio incredibilmente negativo per le nuove generazioni e per le donne in generale.
Come pensa che si dovrebbe sentire secondo lei una donna (magari brutta e che si è vista negare delle opportunità per via del non troppo appariscente aspetto fisico, o magari belle ma che si è vista negare delle opportunità perché si è rifiutata di dormire con qualcuno), vedendo che il Ministro che dovrebbe garantirle un futuro di Pari Opportunità forse è lì proprio grazie al mondo maschilista che odia?
Come pensa che si dovrebbe sentire una famiglia con una figlia femmina che magari comincia a pensare che coltivare la bellezza e andare in TV è la miglior via persino per entrare in politica?
Lei prenda questo, e poi ci aggiunga che adesso Berlusconi vuole anche darle più importanza rendendola portavoce (ma un ministro, secondo lei, non dovrebbe pensare a fare il ministro piuttosto che il portavoce?), e addirittura cominciando a sondare il terreno per una eventuale guida della regione Campania. Lei magari dirà che dopo Bassolino pure la Carfagna è meglio, e forse avrebbe pure ragione… ma questo non cambia l’inadeguatezza delle scelte.
In un mondo in cui si sta cercando di tagliare le preferenze accentrare una persona con tutte queste attenzioni mi sembra quantomeno inopportuno. A meno che non ci sia dell’altro dietro che, io almeno, non so.
Ed è qui che mi lanciavo con le ipotesi scherzo, visto mai che non ci prenda…
L’ho convinta? >> -

lunedì 20 ottobre 2008

La Democrazia in pericolo

Qualcosa di molto preoccupante cari amici sta avvenendo in modo più o meno strisciante sotto i nostri occhi, distratti da veline e partite di calcio, grembiulini scolastici e crisi economica.

I nostalgici della dittatura, tante volte coinvolti in tentativi di colpi di stato, stragismo e strategia della tensione, da sempre coinvolti in oscure vicende come il crack del Banco Ambrosiano che coinvolse lo IOR e punti di riferimento di destabilizzanti e reazionarie logge massoniche, oggi ottengono spazio e riconoscimenti e si ripresentano, in camicia nera e saluto romano a riproporre antichi quanto inquietanti proclami.

Licio Gelli, il venerabile maestro della loggia P2 sfuggito in vari modi ai tanti processi si è ripresentato ed ha ottenuto pure un servizio come protagonista in un programma TV.

In esso Gelli ci racconta tra l'altro di come secondo lui oggi solo il piduista Berlusconi possa "andare avanti", indicandolo come unico erede del suo "Piano di Rinascita", definisce "bravissimo" Dell'Utri, attacca la Magistratura e considera "ripresentabile il periodo stragista".

Forse chi tra i nostri forumisti ha idee particolarmente antidemocratiche potrà condividere questa nuova involuzione.

Per chi invece sente forte il rispetto per la democrazia, sia che abbia tendenze di destra che di sinistra, credo stia suonando un preoccupante campanello d'allarme.

Il mandato che gli elettori conservatori (e l'astensione di quelli progressisti) hanno consegnato con il voto a Berlusconi al fine di ridare ordine ad un'Italia devastata, sta degenerando rapidamente in qualcosa di diverso e molto preoccupante per chi crede nella democrazia.

Qui ragazzi non si tratta più solo di bande da curve sud ed ideologie da isola dei famosi o lucignolo; quelli fanno per davvero e lo fanno con la nostra Italia, sulla nostra pelle e quella dei nostri figli.

martedì 29 luglio 2008

Immunità alte cariche dello Stato; partito il referendum abrogativo

"Volete voi che sia abrogata la legge 23 luglio 2008, n. 124, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008, recante Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato?".


Questo il testo del referendum abrogativo proposto oggi da Di Pietro e sostenuto da Segni e Sinistra Democratica per l'abolizione del Lodo Alfano che, tra l'altro, garantisce l'immunità alle 4 più alte cariche dello Stato, tra i quali ovviamente Silvio Berlusconi.

Per il momento il PD non ha preso posizioni, così come Rifondazione e Verdi, peraltro al momento impegnati nei loro vari Congressi.

Scontata la condanna all'iniziativa del Pdl.

lunedì 14 luglio 2008

Arrestato Del Turco

Ottaviano Del turco, Presidente della Regione Abruzzo del PD è stato arrestato con l'accusa di associazione a delinquere nell'ambito di un inchiesta sulla sanità regionale per oltre 12 milioni di Euro in tangenti, assieme all'assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Boschetti e all'attuale capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone, oltre ad altri assessori e funzionari regionali.

Il disavanzo prodotto dalla gestione della sanità alla Regione Abruzzo è uno dei più alti d'Italia e grava pesantemente sulle tasche dei cittadini.

lunedì 30 giugno 2008

Non vogliamo gli zingari; siamo razzisti?

La presenza di zingari in Italia è stimata in 200.000 persone totali, tra Rom, Sinti e Caminanti su una popolazione di 56.000.000 di abitanti

In altri paesi europei la presenza stimata è:

* Grecia: 200.000 su una popolazione di 10.000.000 di abitanti
* Spagna: 800.000 su una popolazione di 45.000.000 di abitanti
* Francia: 340.000 su una popolazione di 61.000.000 di abitanti

In Germania sarebbero oggi 800.000 su di una popolazione di 82.000.000 di abitanti, ma durante il nazismo si calcola che almeno 500.000 zingari siano stati sterminati in Germania.


Rispetto agli altri Paesi europei in Italia sono decisamente minori quindi le presenze di zingari, ma nonostante questo, il Popolo italiano si dichiara contrario al 47% ad una possibile convivenza, rispetto ad una media europea del 24% con punte del 15% ad esempio della Francia.


Avvertiamo cioè come intollerabile la presenza degli zingari ben più degli altri Paesi europei.

Questo secondo voi che può significare, che noi italiani siamo diventati tutti più razzisti, intolleranti e xenofobi?

lunedì 26 maggio 2008

Rifiuti di Napoli; Avviso di garanzia al Prefetto e arrestati 25 funzionari

Qualcosa comincia ad affiorare dall'enorme massa di rifiuti che copre l'intricata matassa delle responsabilità (ora uppata ad associazione a delinquere) che ha reso possibile lo sfacelo della situazione igienico sanitaria di Napoli e Campania.

Gli assistenti del Commissariato per l'emergenza Bertolaso (e lui stesso implicato), suoi funzionari e dipendenti, il Prefetto, la responsabile del settore sanitario del Dipartimento della Protezione civile, (vice di Bertolaso) ed un maresciallo dei Carabinieri sono stati arrestati per traffico illecito di rifiuti, falso, truffa e associazione a delinquere.

I Carabinieri del NOE lavoravano a questo caso da oltre un anno.

sabato 10 maggio 2008

Chi ha vinto le elezioni governi e chi le ha perse faccia opposizione

"Il Presidente Berlusconi e l'onorevole Veltroni hanno concordato oggi di vedersi dopo il voto di fiducia per avviare un confronto continuativo tra maggioranza e opposizione".

Io penso che chi ha vinto le elezioni debba governare e chi le ha perse fare l'opposizione.

Se tra le due parti fosse possibile trovare un momento di convergenza per realizzare quelle riforme che da anni i cittadini attendono, anche costituzionali, sarebbe certo positivo.

Se poi riuscissero a trovare momenti d'intesa capaci di andare oltre un programma di riforme condiviso, ma arrivando a gestire con provvedimenti bipartisan le tante situazioni drammatiche del Paese, sarebbe davvero un ottimo ed auspicabile risultato.

Ma se il prezzo fosse un ulteriore giro di vite sull'informazione e di un ancora maggiore controllo dei media di una delle parti, tollerato (con complice rassegnazione) dall'altra, significherebbe per i cittadini (tutti) perdere un altro pezzo di democrazia, e non so sinceramene quale sarebbe il male peggiore.

venerdì 2 maggio 2008

Petruccioli: una vergogna mandare Grillo sulla Rai. Farò in modo che non accada più!

«Giovedì sera - ha aggiunto la nota di Claudio Petruccioli - Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltrechè ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi. Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili; per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno - nell'ambito delle mie responsabilità - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi».


L'aspetto più mortificante mi sembra quello di Petruccioli, che tenta di salvare la poltrona inchinandosi alla politica del nuovo governo preparando il terreno alla Cacciata di Santoro 2.

Il Vday di Grillo è stato un evento e come tale mi sembra doveroso dargli spazio informativo.
I cittadini vanno poi informati anche dei reati; non è che siccome sono tali vadano nascosti, ed i cittadini non informati.

Proibiamo dunque che si riportino info di delitti nelle trasmissioni informative e TG?

Se durante la manifestazione sono state infrante alcune leggi, qualcuno dovrà risponderne; non dare l'informazione non significa cancellare i supposti delitti, ma anzi privare i cittadini di quella conoscenza, impedirgli cioè di poter sapere che è avvenuto là, nel bene e nel male, reati compresi.

Se qualcosa va criticato a Santoro è la presenza di Sgarbi in studio; tutti (Santoro per primo) sappiamo chi è Sgarbi e che fa.
Senonché la sua presenza alza lo share immediatamente.
Evidentemente quella Santoro ha cercato a scapito del livello culturale (e civile) della trasmissione.

Ma che diavolo ha detto Travaglio?

...vediamo:



Schifani ha avuto amicizie con mafiosi.

In effetti è strano che nessuno metta in discussione ciò che è stato detto, il delitto insomma (che pare risultare da atti processuali) ma il fatto di averlo detto.

Dice successivamente Travaglio:
«Ho solo citato un fatto scritto già nel mio libro e in quello di Lirio Abbate, giornalista dell'Ansa minacciato dalla mafia, e cioè che Schifani ha avuto rapporti con persone poi condannate per mafia; o hanno il coraggio di dire che Lirio Abbate è un mascalzone e un mentitore, oppure si deve avere il coraggio di prendere nota di ciò che scrive sulla seconda carica dello Stato, e di chiedere alla seconda carica dello Stato di spiegare i rapporti con quei "signori" che sono stati poi condannati per mafia? Ma oggi nemmeno alla sinistra interessa prendere atto di queste cose? è un dramma»
.

Spaventare le masse con l'uomo nero ed il babao

Spaventare le masse con l'uomo nero ed il babao, lo zingaro ed il diverso fa parte degli strumenti di marketing politico-persuasivo di questo governo.

Tampinando ad oltranza un Popolo con ogni media disponibile ad ogni ora del giorno e mostrando loro che ad esempio gli zingari sono la causa dei loro problemi, ... poi i lobotomizzati dalle TV non possono che avvertirlo in misura decisamente maggiore dei cittadini di altri Stati dove la presenza Rom è ben maggiore.

Il dramma è che in Italia oggi non è premiato chi si comporta correttamente, ma chi sa furbescamente impedire che si perseguano i propri delitti.

Ed in fondo, Mediaset non è quel che è perchè lo hanno decretato gli italiani, (si votano idee politiche, non aziende) ma lo è grazie alle impunità ottenute con corruzioni e leggi ad personam, fatte passare con la lobotomizzazione di cui sopra; che non possiamo dimenticare che pochi mesi prima della scesa in campo del suo patron, (1994) mediaset perdeva oltre 4.000 miliardi di vecchie lire e le banche avevano pronta la richiesta di fallimento. (quest'ultimo aspetto non è noto ai lobotomizzati, che non lo conoscono o ricordano per nulla)

La libera autoregolamentazione del mercato semplicemente non esiste per Berlusconi.
Quando un azienda riesce a sopraffare altre aziende (Mondadori - Rizzoli - Europa7 ecc.) con la corruzione e l'impunità ottenuta con tangenti e cancellando le leggi, oltre al calpestare tra l'altro Corte Costituzionale e Corte UE, non vi è nessuna libera autoregolamentazione del mercato.

Questo è volgare e feroce gangsterismo, altro che essere più bravi; il Liberismo ed il Liberalismo sono ben altra cosa.

Nessuno badate mette in discussione le difficili problematiche derivanti dalla presenza Rom; ma dovessero essere rese meno esasperate in qualche modo o comunque almeno rese gestibili, come si è fatto in alcune realtà emiliane, esse non potrebbero più essere usate per far sentire insicure le zie e le mamme, e pure ... pure la classe operaia.

Disacutizzare il problema sarebbe uno strumento in meno da poter usare come spauracchio per far passare con urgenza (ingannando pure il Capo dello Stato) Pacchetti Sicurezza, contenenti tagli alla Polizia ed alla Magistratura, blocco dei processi, blocco delle intercettazioni, divieto ai giornali di riferire notizie sulla fase inquirente delle inchieste giudiziarie, eliminazione del 41bis, oltre naturalmente le oramai tradizionali leggi ad personam delle quali potrà beneficiare il Presidente del Consiglio evitando l'ennesimo suo processo per corruzione di magistrati.

Il Presidente del Consiglio ed i Ministri, accettando l'incarico, hanno giurato:
"Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione"

Della Nazione, non di mediaset o della propria rete di supermercati.

Ecco a cosa serve far avvertire in modo maggiore (fino ad esasperarlo) il disagio reale per i Rom.

mercoledì 30 aprile 2008

I Giornali contro Grillo: l'idolo dei precari guadagna 4 milioni di euro l'anno!

* Beppe Grillo è un comico satirico.
Il suo stile da sempre è stato quello di presentare ed esasperare situazioni discutibili, capaci di far pensare.
Come comico non gli era richiesto dare risposte, ma solo farci sorridere e pure riflettendo.

* vista la situazione politico sociale italiana, ora sta riscuotendo un forte credito-seguito e se deciderà di cavalcare detto credito-seguito facendo il salto da comico a politico, dovrà decidersi a fare anche proposte, oltre alle denunce; è bene per un comico far riflettere in modo scherzoso la platea sulla produzione di diossina degli inceneritori-termovalorizzatori, ma un politico deve saper proporre alternative concrete, che fare quattro risate riflettendo non è più abbastanza.

* è l'abitudine dei politici nostrani di questi ultimi anni (e dei cittadini che gli danno ascolto);
- tizio denuncia caio che ha compiuto una palese malefatta.
- caio dimostra che tizio ha la forfora (oppure se preferite da piccolo ha fatto un muso alla sorellina dopo averle rubato la marmellata) ed immediatamente la malefatta non vale più.

Fantastico eh?

Non viene messa in discussione la malefatta, che non sia avvenuta o che in quanto tale non sia reato. No no.

Viene messa in discussione la forfora o il furto di marmellata di chi la ha denunciata.
Ed una buona fetta di cittadini segue pure questa tecnica, lasciandosi convincere.

Se uno è un criminale certo, lo è indipendentemente da cosa ha fatto nella sua vita chi lo denuncia.
Poi casomai perseguiamo pure lui, non assolviamo il primo!

* quindi, se Grillo guadagna 4 milioni o 400 ... vuol dire che il precariato è o non è più un problema?
E che Grillo (come chiunque) ha o meno il diritto di poterne parlare relativamente alla sua posizione lavorativa?

Certo che è una teoria-concetto carino, ma è il sistema usato da sempre dai malfattori per tappare la bocca ai suoi detrattori di fronte all'opinione pubblica credulona; - io un truffatore!!?? ... ma stai zitto tu che hai la forfora!!! (o qualsiasi altra cosa voi preferiate)

martedì 15 aprile 2008

Elezioni Politiche; ha vinto Berlusconi



Stravolto lo scenario politico dalla tornata elettorale.

Berlusconi vince nettamente e sembra avere le condizioni per governare 5 anni.

Boom della Lega; tenere al nord i soldi prodotti al nord e contenere l'immigrazione sono evidentemente argomenti sentiti dai cittadini padani, con i quali si dovrà fare i conti.

Il Pd non fa il miracolo ma si consolida oltre un buon 33%; raccoglie di fatto il popolo di sinistra.

Di Pietro raddoppia i voti, confermando come sia sentita e diffusa la questione morale e legale.

Sinistra e Verdi al disastro: pagano i mille ricatti e taglieggiamenti che, assieme ai mastelliani, in due anni hanno fatto scempio dell'immagine del Governo Prodi, e di buona parte del tesoretto raccolto imponendo duri sacrifici ai cittadini.

All'Udc solo 3 senatori. Restare asserviti al Cavaliere per tanti anni e poi essere cacciati all'ultimo minuto evidentemente non è piaciuto ai cittadini. E a nulla sono evidentemente servite le pressioni di Ruini.

Storace manca il quorum e non riesce a raccogliere i malumori del popolo di destra per la fusione improvvisa ed imposta con la CdL.


Oggi dopo questo voto e di fronte a questo nuovo Governo che potrebbe anche restare 5 anni (Lega permettendo) penso si debba dare spazio ad alcune profonde riflessioni.

* la sinistra, così come è stata intesa per tutto il novecento, non esiste più, e non è più solo un teorema ma la posizione dei cittadini (inclusa la classe operaia) espressa col loro voto.

* da fonti statistiche appare che l'ampia maggioranza degli operai abbia votato per Berlusconi.

* in questi due ultimi anni (ma anche nei cinque precedenti del primo Governo Prodi) gli uomini politici dei partiti di sinistra hanno mostrato il peggio di sè curando esclusivamente la loro immagine (o quella che ritenevano tale) in infiniti giochi di potere, sottogoverno e clientelismo, infischiandosene dei lavoratori.
Hanno potuto farlo perchè la vecchia ed asfittica cultura-struttura partitica dei loro partiti mai rinnovati lo consentiva.

* in questi ultimi venti anni, Berlusconi con le sue TV ha cambiato radicalmente la mentalità, i sogni, le ambizioni e le speranze di milioni di cittadini, zie e nonne, operai e studenti, pensionati e bottegai. Chi ha trent'anni oggi non può avere memoria di un modo diverso di fare informazione e spettacolo, di condurre dibattiti e confronti e ... del vivere civile.
I rapporti interpersonali espressi nei Grandi Fratelli e dalle oramai tante DeFilippi sono di fatto i modelli consacrati di vita, senza più alternative possibili.

* Questo può piacere o meno, ma è la reale situazione del Paese. Un operaio del 1970 sognava un tipo di qualità della vita e nutriva speranze per sé e per i suoi cari ben differenti da quelli odierni, indotti da un ventennio di TV spazzatura.

* Aldilà di quali possano essere le responsabilità e le colpe di questa situazione, essa è e con essa tocca fare i conti.

* Berlusconi non appare nè fascista nè liberista, ma si presenta solo come il più abile dei venditori che ha saputo vendere il suo prodotto (meglio confezionato e spinto) ad una intera Nazione.
I cittadini per l'ennesima volta quello hanno comprato.

* Questa nuova interpretazione della società o se vogliamo del controllare le masse, può naturalmente piacere a qualcuno e non ad altri; ciò che non può e non deve essere accettato è l'illegalità, come tante volte abbiamo scritto e che è a base di un reale concetto di Democrazia.


Penso quindi che si possano esprimere due differenti atteggiamenti nei confronti di Berlusconi e del suo nuovo Governo;
- non apprezzare questa società artificiale creata e voluta da Berlusconi e non tollerare gli aspetti illegali da essa espressi.

- apprezzare la trasformazione della società posta in essere da Berlusconi nonostante i suoi evidenti aspetti di illegalità.

Ai primi possiamo chiedere di avere profondo rispetto delle scelte dei cittadini, specialmente se espresse col voto, anche quando ci appaiono discutibili o inaccettabili.
Ai secondi di pretendere la legalità e di non chiudere gli occhi di fronte a palesi reati solo perchè potrebbero mettere in discussione i loro ideali.

Credo cioè nel dialogo costruttivo e rispettoso tra berlusconiani che accettino la legalità ed antiberlusconiani che accettino e rispettino la scelta politica ed etica di votare Berlusconi.

Risultato elettorale e nuovo Parlamento

Abbiamo alcuni quesiti pesantissimi sul tavolo.
Vediamo di tirare fuori solo i primi:

1. sembra confermato che almeno una metà di classe operaia ha votato PDL; è possibile ritenere quel partito operaista, o comunque in grado di tutelare gli interessi dei lavoratori?
2. secondo noi, gli operai che hanno votato Berlusconi, che tipo di interventi si attendono ora da questo suo Governo?
3. alla nascita del PD (in gestazione da anni) si ipotizzava la realizzazione a sinistra di una unica Cosa Rossa così da poter raggiungere comodamente anche l'8% al Senato; che ne pensiamo del fatto che invece, oltre alla Sinistra Arcobaleno si siano presentati anche un paio di Partiti Comunisti, uno Socialista ed un'ulteriore lista più o meno proletaria?
4. qual'è la nostra opinione sulla partecipazione di esponenti di sinistra del governo, ministri e sottosegretari, a manifestazioni di piazza contro il Governo Prodi di cui facevano parte?
5. che ne pensiamo dell'affermazione di Bertinotti di dicembre che dichiarava concluso e giunto al termine il Governo Prodi?
6. ricordiamo che assieme ai diniani e mastelliani, anche Turigliatto di RC ha votato contro il Governo Prodi facendolo cadere e portando a questa situazione?
7. esattamente, qualcuno sa cosa hanno realizzato a favore della classe operaia gli esponenti dei partiti della sinistra massimalista e verdi presenti nella coalizione Prodi in questi 2 anni di governo?

Mi sembra poi improponibile il quesito:
-" Elezioni finite parlamento senza la sinistra. Si torna agli anni di piombo??" -

I tentativi di impadronirsi dello Stato portati avanti da manipoli di teoreti, nulla hanno da spartire con le sollevazioni popolari spontanee, per arrivare alle quali occorrono situazioni inaccettabili per la vita e la dignità quotidiana e per la libertà.

I partiti della sinistra massimalista non sono in parlamento (come quelli della destra ex fascista) per chiaro ed esplicito volere degli elettori, innanzitutto la maggioranza della classe operaia che il 13 aprile ha votato Berlusconi.

Qualsiasi sia stato il motivo, gli operai che in maggioranza hanno democraticamente votato Berlusconi, da LUI ora si sentono rappresentati; ben difficilmente andranno dunque in piazza a far gazzarre e tantomeno accetteranno che qualcun altro lo faccia in nome loro, ... contro le loro democratiche scelte.

Vi è una minoranza di operai che ha votato PD; anche quella si sente adeguatamente rappresentata.

Vi è poi una veramente esigua minoranza, che ha invece espresso un voto comunista, o pseudo tale, che non è riuscito ad essere espresso in parlamento.

Essi innanzitutto dovranno chiedersi come mai la stragrande maggioranza degli operai non ha condiviso con loro quella scelta.
E poi se sia il caso di compiere azioni innanzitutto proprio contro di essi, contro ciò che essi hanno scelto.

mercoledì 5 marzo 2008

Corona; - "questo non è più un paese libero"

La libertà.

Il celebre fotografo Fabrizio Corona, accusato di vari reati tra i quali detenzione e spaccio di banconote false, ammettendo il reato e patteggiando una pena di un anno e sei mesi, ha dichiarato indignato che "l'Italia non è più un Paese libero".

Nei Paesi civili, di solito questo concetto è associato alla definizione che la libertà di un cittadino termina dove inizia quella dell'altro.

Ma in un Paese dove tutto resta impunito, dove si depenalizza l'emissione di assegni a vuoto, dove non è reato il falso in bilancio, dove non appare punibile la corruzione di giudici, dove Presidenti del Consiglio esortano ad evadere le tasse dando pure formidabili esempi, dove Ministri della Giustizia creano imperi sulle clientele degli ospedali, (inserendo politici al posto dei medici con gaudio magnum dei pazienti) e divengono potenti sulla corruzione degli Enti Pubblici (bloccando e trasferendo i Giudici che su di quella indagano), dove la fanno da padroni i furbetti del quartierino insomma, poi diventa normale che banali falsari e ricattatori si alterino quando gli viene contestato di esercitare quelle professioni.

domenica 2 marzo 2008

Nucleare?

Il disastro nucleare di Černobyl del 26 aprile 1986 e le polveri radioattive portate dal vento e cadute abbondantemente in tutto il nord Italia contaminando auto e verdure, animali e case, ed alzando paurosamente negli anni successivi la mortalità per cancro dei cittadini, dimostrò non solo che le centrali nucleari non erano sicure, ma che le distanze non esistevano col nucleare.

Il Referendum del 8-9 novembre 1987 sancì la fine del nucleare in Italia, (come in Svezia e Austria) ma aldilà dei progetti e delle promesse, mai una seria progettazione alternativa è stata fatta, e da allora l'Italia spende montagne di soldi per comprare anche energia nucleare dalla Francia.

Tra le tante spese gonfiate, non produciamo l'energia che consumiamo e la paghiamo ad altri che la producono per noi.


Di fronte all'urgenza energetica, sempre più pressante diviene la proposta di rivedere la questione delle Centrali Nucleari.

Politici noti e Tecnici esperti ci assicurano che ora problemi non ve ne sono più, che tutto è sotto controllo nelle Centrali Nucleari Moderne.

Purtroppo la gestione dei rifiuti napoletani ci insegna che non esiste proprio una gestione politico-tecnica sicura; amministratori ed aziende hanno mentito e truffato alle spalle dei cittadini, arricchendosi sulla loro pelle.

Sappiamo anzi come in alcune delle migliaia di discariche abusive campane siano stati trovati resti delle scorie radioattive provenienti da centrali nucleari non meglio identificate.


Le centrali a fusione nucleare produrrebbero, come principale tipo di scoria, elio 4 che è un gas inerte e assolutamente non radioattivo, inoltre non userebbero sistemi a combustione e quindi non inquinerebbero l'atmosfera (di fatto non avrebbero emissioni di pericolosità rilevante). In più dovrebbero essere in grado di ottenere grandi quantità di energia, superiori rispetto a quelle delle centrali a fissione odierne.

Ma che ne dite, affidiamo ad un Bassolino e ad una Impregil di turno la gestione e la costruzione della nostra prossima Centrale Nucleare?

Forse possiamo sentirci sicuri nell'affidare a qualcuno dei nostri allegri politici ed affidabili quanto oneste aziende un progetto simile?


Le scorie radioattive prodotte ed il loro smaltimento sembra rimangano il vero problema, visto che i cittadini campani si stanno incazzando sempre più ed inspiegabilmente non le accettano più nelle loro discariche abusive.

Alla Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari SpA) - impresa pubblica, è stato affidato il decomissioning delle scorie radioattive che con la Areva (un gigante francese delle tecnologie nucleari) hanno ricevuto 250 milioni di Euro, - per il trattamento in Francia di 235 tonn. di materiale nucleare tutt'ora giacente, dopo 20 anni, nelle nostre ex centrali di Caorso (190 tonnellate di materiale), Trino (32 tonnellate) e Garigliano (13 tonnellate).


Dobbiamo insomma ancora "smaltire" 58.000 m³ di scorie radioattive; (la radiotossicità del combustibile esausto decresce nel tempo e pareggia quella dell’uranio inizialmente caricato nel reattore solo dopo 250.000 anni).


Carlo Rubbia, uno dei nostri massimi scienziati e premio Nobel per la fisica, ha proposto un metodo per lo smaltimento delle scorie radioattive rendendole inerti.

Lo ha proposto a diversi Governi italiani, i quali ovviamente non lo hanno ascoltato, rifiutando la proposta.
Forse non aveva abbastanza raccomandazioni.

Ora sembra che Rubbia sia emigrato, e stia sviluppando la cosa con il Governo spagnolo.

venerdì 15 febbraio 2008

La legalità non deve avere colore politico

La legalità non deve avere colore politico e deve essere sia di sinistra che di destra.

Lo sfacelo italiano che è davanti ai nostri occhi e che ogni giorno ci mortifica e ci fa disperare per il futuro dei nostri figli è generato sopratutto da questo; l'illegalità diffusa, e come abbia intossicato ogni aspetto della società italiana.

Riflettiamo su questo aspetto.

Non vi sono (non vedo) particolari posizioni politiche dei vari partiti che abbiano sconvolto (o possano sconvolgere) il Paese e le vite dei cittadini; possono essere discutibili, qualcuno può preferire le une alle altre, ma ognuna presenta una sua ragionevole proposta per l'Italia.

Ciò che ci ha devastato è l'illegalità.

Non è possibile che si muoia negli ospedali per banali interventi di medici incapaci, messi là per colore politico e non per la reale esperienza.

Non è accettabile che per decenni la Banca D'Italia sia stata controllata da un manipolo di mariuoli furbetti che ne hanno devastato l'immagine, oltre che i risparmi di migliaia di cittadini.

E' mostruoso che migliaia di persone muoiano di cancro nella terra di Campania avvelenata per decenni da migliaia di discariche abusive delle peggiori scorie industriali.

Non può essere tollerato che 2 operai al giorno muoiano perchè non si rispettano le più elementari norme di sicurezza.


Se vogliamo voltare questa triste pagina, credo che il primo passo da compiere sia tornare alla legalità.

domenica 20 gennaio 2008

Il pregiudicato Cuffaro resta

"Resto", risponde Cuffaro a Silvio Berlusconi che gli telefona di sera e gli dice "che gli vuole bene".

Il Presidente della Regione Sicilia, Cuffaro Salvatore, è stato condannato a cinque anni, riconosciuto colpevole nel processo per favoreggiamento ad un mafioso, come 'talpa' alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

La terza sezione penale del Tribunale presieduta da Vittorio Alcamo, ha applicato a Cuffaro anche la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.

Il processo aveva fatto a pezzi la procura di Palermo proprio per le polemiche su come mandare a processo il governatore e quali reati contestargli.

Resta tuttavia aperta un'altra indagine per concorso in associazione mafiosa su Cuffaro, aperta nello scorso maggio dal Giudice per le Indagini Preliminari Fabio Licata, dove è imputato per favoreggiamento a Cosa nostra, l'accusa più grave di 110 e 416 bis.


Cosa Nostra.

Salta finalmente fuori ora, questa parola impronunciabile, e Cuffaro non può più dire che non esiste la mafia e cosa nostra.

Non lo può più urlare con sdegnato livore, come fece alcuni anni fa di fronte a milioni di cittadini al Maurizio Costanzo e a Sammarcanda insultando ed umiliando malamente il Giudice Falcone.

Si apprende tra le altre cose, che l'appena dimissionato Ministro della Giustizia Mastella, assieme a Salvatore Cuffaro ha partecipato come testimone di nozze al matrimonio di Francesco Campanella, (mafioso "pentito" tutt'ora detenuto, ex braccio destro del boss di Villabate Nino Mandalà), avvenuto prima del suo arresto.

Agghiacciante il commento di Berlusconi a questi avvenimenti.

"Ieri Mastella, oggi Cuffaro", ha commentato Silvio Berlusconi, ribadendo che serve "un risanamento di tutto l'ambito giudiziario".

"Credo che siamo nella piena patologia e che c'è da fare un risanamento di tutto l'ambito giudiziario molto in profondità".