venerdì 31 luglio 2009

La pillola abortiva; il furore del Vaticano

Finalmente anche in Italia arriva il via libera alla pillola abortiva Ru 486.

Approvata dal Consiglio d'amministrazione dell'Aifa l'immissione in commercio del farmaco anche in Italia, dopo che la pillola era già commercializzata dagli anni 80 in quasi tutti i Paesi Europei.

Questo significa che per oltre 20 anni le donne che intendevano abortire in Italia erano costrette a sottoporsi ad un doloroso intervento chirurgico, costoso per la collettività, nonostante fosse disponibile nel resto d'Europa una pillola in grado di evitare l'intervento chirurgico.

La votazione ha visto quattro consiglieri a favore contro uno contrario; Romano Colozzi, assessore alle Risorse e Finanze della Regione Lombardia.

La Ru486 potrà quindi essere utilizzata anche in Italia in alternativa all'intervento chirurgico e solo in ambito ospedaliero, così come previsto dalla legge 194 per le interruzioni volontarie di gravidanza.


Durissima ed immediata la reazione della Chiesa.

Il Vaticano ha immediatamente urlato al "veleno letale" e al "delitto" che comporta "la scomunica" della chiesa per chi usa il "pesticida umano", lo prescrive o partecipa a qualsiasi titolo "all'iter".
Ha poi minacciato "non possiamo restare passivi" annunciando "reazioni" a breve.


Secondo i Vescovi se la donna decide di peccare che lo faccia almeno con dolore e martirio delle proprie carni.
Un pillola che la libera da questo dolore è quindi per loro inaccettabile.

L'aborto è un dramma diffuso da sempre che solo le recenti normative (legge 194) hanno efficacemente combattuto arrivando a ridurne il ricorso di oltre la metà.
Ma come sappiamo è la chiesa a battersi non solo contro l'educazione sessuale ed i consultori, ma anche contro qualsiasi forma di controllo delle nascite che non sia l'astinenza, arrivando persino (proprio in Africa) a dichiarare clamorosamente il profilattico dannoso per la lotta all'AIDS.

martedì 28 luglio 2009

Max0005 chiedeva come noi controlliamo i nostri impulsi interiori e come viviamo il nostro auto-controllo.

La società di oggi non consente una libera manifestazoine di forme ostili o aggressive; la persona è costantemente contrariata dai fattori circostanti ma non ha le condizioni per risolvere liberamente i propri impulsi aggressivi in una lotta fisica in quanto questa società pretende che l’individuo abbia un pieno controllo sui propri impulsi ostili ed aggressivi.

La paura e la collera indotte da situazioni critiche producono modificazioni fisiologiche temporanee che preparano il nostro corpo allo sforzo necessario alla lotta, o alla fuga; non farlo ed inibire tali stimoli provoca uno stato di ostilità repressa e tensione emotiva, e nel tempo frustrazione.

Ma la tendenza è quella di non esprimere liberamente i nostri impulsi aggressivi e pur consentendoci occasionali esplosioni di collera, di solito siamo portati a mantenere (o mostrare) un alto grado di autocontrollo, così da offrire l’impressione (superficiale) di individui maturi e con personalità equilibrata, simpatici ed accondiscendenti e tendenti a piacere agli altri.

Tutti subiamo queste restrizioni, alcuni riescono a sfogare l'aggressività latente nelle competizioni sportive o nella pratica di particolari discipline (come il judo ) ma la maggior parte di tali pulsioni restano soffocate in quanto ci è impedito il manifestare tendenze aggressive o di autoaffermazione, e quindi di liberarci in modo naturale degli impulsi aggressivi.
Questo a volte ci porta a non farlo nemmeno dove questo sarebbe consentito e di conseguenza veniamo indotti a vivere in uno stato cronico di ostilità repressa.


Quanto smussare i nostri spigoli sporgenti affinchè si possa essere incastrati nella società che ci circonda?

sabato 25 luglio 2009

Sui possibili *valori fondanti* di una società

Sulla difesa della libertà penso non vi siano dubbi, anche se è un concetto molto ampio (libertà a chi e per fare cosa? ... libertà bolscevica alla Classe Operaia di annientare sistematicamente le altre classi sociali ed instaurare una dittatura del proletariato? ).

Sulla difesa della vita credo invece sia opportuno soffermarci un attimo.

Penso che ad esempio siamo tutti contro l'aborto e che si debba fare tutto il possibile per ridurre questa piaga.
Penso però che tutto questo debba essere fatto senza imporre scelte sul corpo della donna; che il corpo è suo e decida lei in ultima analisi; sempre.
Quest'ultima opinione credo inizi ad essere di parte, e non condivisibile da tutti.

Sempre sulla difesa della vita credo importantissimo che la società faccia tutto il possibile per salvaguardare la vita dei cittadini come bene più prezioso.
Credo però che non si faccia questo quando ad esempio si sceglie di far partire centrali nucleari sapendo bene che questo comporterà un forte aumento di morti per cancro negli abitanti delle aree interessate, oppure quando il Governo decide di modificare il testo unico sulla sicurezza sul lavoro, evidentemente non dando un adeguato peso ai tre operai morti al giorno di media, la più alta in Europa.
Chiedere dunque che si faccia meglio e di più per arrestare questa strage sembra essere un aspetto di parte, che muoiano mille operai all'anno per incidenti sul lavoro evidentemente non è un problema per chi considera la difesa della vita un valore importante.

Altro aspetto molto importante è che la società difenda la vita dei cittadini quando si ammalano, garantendo strutture ed assistenze sanitarie efficienti ed adeguate.
Però non mi sembra una buona idea che lo Stato debba imporre a me o ai miei cari come e quando io debba o non debba morire.

Come nel caso della donna, il corpo (e la vita) sono i miei e voglio poter decidere io, facendo così anche di quest'aspetto una posizione di parte, non condivisibile da tutti.

Infine vorrei meglio valutare i concetti di Nazione e tradizione.

Se è senza dubbio vero che possa essere riconosciuta la Patria come un valore, resta tuttavia un valore perlomeno transitorio; prima del 1860 Patrie erano i tanti staterelli in cui era suddiviso il territorio italico e dopo il 7 febbraio 1992 la Patria per molti è l'Europa, così come per chi abita a S.Francisco la Patria non è la California ma gli U.S.A..

Seguendo questo ragionamento diviene fortemente localizzato il concetto delle tradizioni; a seguito di quanto lasciato da quegli staterelli precedenti il 1860, esse appaiono tutt'ora fortemente differenti tra le varie aree nazionali (quali tradizioni presenti ad esempio in Piemonte oggi, residue ai Savoia, possono essere sentite nella Campania o in Sicilia a tradizioni del Regno delle due Sicilie?).
E quanto queste specifiche tradizioni possono essere comprese e condivise in Inghilterra o in Polonia?

Mi sembra quindi che le tradizioni possano essere un valore riconducibile al nucleo familiare ed alla sua area di provenienza e non proiettabile ad una Patria.

venerdì 24 luglio 2009

Berlusconi opera per l'interesse del Paese?

"Vi sono poi alcuni provvedimenti presi da Silvio Berlusconi nei quali si fatica a riscontrare l'interesse esclusivo della nazione"
Supportiamo la tesi con un pò di dati.

* Nel 1994 Fininvest era sull'orlo della bancarotta con 4 mila miliardi di debiti; già nel 1996, dopo essere "sceso in campo" il suo patrimonio era in attivo per oltre 3 mila miliardi.

Da Wikipedia e dal Corriere:
Nel 1992 il gruppo Fininvest controlla 168 società (di cui 44 all'estero) . L'utile netto è di circa 21 miliardi; l'indebitamento creditizio supera i 3.400 miliardi; i debiti totali ammontano ad oltre 6.000 miliardi. Il patrimonio netto è di 1.200 miliardi .
Nel 1993 la Fininvest risulta essere la seconda impresa italiana per indebitamento: in base ai bilanci 1992, Mediobanca calcola che Fininvest ha debiti per 3,4 volte il capitale.

Da Repubblica (02 luglio 1996 pagina 26 sezione: ECONOMIA)
Silvio Berlusconi è il "Paperon de' Paperoni" italiano. Con un capitale di 5 miliardi di dollari (circa 7.700 miliardi di lire), l' ex presidente del Consiglio divide assieme a Bill Gates, Rockfeller, Murdoch e molti altri miliardari, lo scettro dei 100 uomini d' affari più ricchi del mondo.

-->[ Ecco quindi un Berlusconi che indebitato per 3,4 volte il suo capitale nel 1994 (e già pluri indagato dalla Magistratura) decide di "scendere in campo" e vince le elezioni; dopo che Bossi toglie la fiducia al suo primo governo, il 17 gennaio 1995, Berlusconi è già diventato un Paperon de Paperoni (in soli 8 mesi di governo), con una fortuna che a fine '95 verrà valutata di oltre 7 mila miliardi di lire.]


* Ha abolito la tassa di successione per i patrimoni miliardari e subito dopo ha cointestato le aziende ai figli.

Da Repubblica (24 febbraio 2004 pagina 7 sezione: POLITICA INTERNA)
"L' eredità": un ospite d'eccezione, Silvio Berlusconi, spiegherà come è riuscito a evitare ai suoi figli la tassa di successione.


* Lasciando la difficile situazione della Giustizia allo sbando, però ha fatto la Ex-Cirielli, la Cirami e la salva-Previti.

Le leggi ad personam e quindi non realizzate per l'interesse esclusivo della nazione sono in realtà molte di più; vediamo Wikipedia:

1.modifiche strutturali e di pena alla disciplina del falso in bilancio (legge n. 61/2002)
2. la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001)
3. l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica ("Lodo Schifani", 140/2003), dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale e riproposta nella attuale legislatura come Ddl con alcune modifiche rese necessarie dai rilievi della Corte.
4. la "legge Cirami" sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002)
5. la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi e favoriva la scarcerazione dell'amico e collega di partito Cesare Previti) ("Legge ex-Cirielli", 251/2005)
6. l'estensione del condono edilizio alle zone protette (legge delega 308/2004) (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi)
7. la legge "Legge Pecorella" (legge n.46/2006), proposta dal parlamentare Gaetano Pecorella, avvocato di Silvio Berlusconi, che sanciva l'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento (DL n. 3600), bocciata quasi integralmente nel 2007 dalla Corte Costituzionale
8. la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni (Legge 112/2004)
9. il Lodo Alfano, riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo per corruzione dell'avvocato David Mills in cui il Presidente Berlusconi era coimputato. David Mills è stato poi condannato a 4 anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari perchè come riportato nelle motivazioni della sentenza agì da falso testimone per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati.
10. l'allineamento dell'IVA sulla pay tv Sky Italia (10%) a quella delle altre pay tv (20%), richiesto dalla Commissione UE che era in procinto di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia, ha suscitato nell'opposizione (principalmente per voce di Antonio di Pietro) diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un desiderio di aiutare Mediaset penalizzando la principale concorrenza privata.
11. Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi).


* A spese degli italiani, ha stanziato un contributo per i decoder digitali permettendo al fratello di fare soldi con la società che li produceva.

Corriere della Sera: Pagina 2 (23 dicembre 2005)
...alle Finanziarie del 2004 e del 2006, entrambe promosse dal governo Berlusconi. Le due manovre hanno destinato in tutto 120 milioni di euro per incentivare l' acquisto dei decoder: un caloroso consiglio agli acquisti che, stando alle stime degli esperti di settore, ha sortito i suoi effetti. Oggi, a meno di tre anni dai primi aiuti di Stato, il giro d' affari dei decoder ha superato il mezzo miliardo di euro e gli apparecchi venduti sono più di tre milioni. Un business di tutto rispetto, che dovrebbe ringraziare gli incentivi di cui sopra: 70 euro di sconto per ogni decoder, piovuti dalle casse dello Stato direttamente nelle tasche dei consumatori.


* Per neutralizzare pendenze giudiziarie che lo interessavano ha depenalizzato il falso in bilancio.

Da wikipedia:
In altri processi, infine, sono state pronunciate (a carico di Berlusconi Silvio), in primo grado o in appello, sentenze di condanna per reati quali corruzione giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e falso in bilancio. In alcuni casi, dopo un esito del primo o del secondo grado di giudizio sfavorevole a Berlusconi, i procedimenti non si sono conclusi con una sentenza di condanna: ciò grazie a sopravvenuta amnistia, al riconoscimento di circostanze attenuanti che, influendo sulla determinazione della pena, hanno comportato il sopravvenire della prescrizione oppure a nuove norme che hanno modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso della depenalizzazione del reato di falso in bilancio.


* Per difendersi da incalzanti processi, recentemente ha dato vita ai provvedimenti che concedono l'immunità al Presidente del Consiglio.

Vedi il Lodo Alfano sopra (punto 8).


* Per salvaguardare i bilanci di Pubblitalia prima aumenta l'Iva al concorrente Murdock, poi invita gli industriali a non pagare la pubblicità a chi appoggia complotti contro di lui.

In realtà sono dozzine le richieste di adeguamenti all'Italia della Commissione Europea e su molti di essi il Governo Berlusconi non ha esitato ad accendere violente opposizioni.
Questa invece, che di fatto è un aumento di tasse ai cittadini, arriva puntuale nel momento che diventa marcata la concorrenza di Sky su Mediaset a seguito del fallimento dell'incontro a Cologno Monzese di James Murdoch e Pier Silvio Berlusconi; quello che avrebbe dovuto essere l' incontro della pace finì a pesci in faccia e da lì in poi è stata un' escalation di offensive e reazioni che hanno portato al recente aumento d'IVA per i cittadini.


Su questo argomento sembra che il Governo stia studiando ulteriori interventi, anche questi non proprio nell'interesse esclusivo della nazione, visto che recentemente Mediaset ha pure perso il primato sui ricavi TV, sorpassata da SKY.

mercoledì 22 luglio 2009

A quanto pare mente pure Ghedini

Oltre al mentire facile del Presidente del consiglio, sembra che anche uno dei suoi Avvocati, Nicolò Ghedini, ora parlamentare della Commissione Giustizia () abbia l'abitudine di smentire sempre tutto, senza però verificare attentamente le sue smentite.

Ha a subito smentito Patrizia D'Addario:
"Non credo sia mai andata a casa di Berlusconi".
Poi sono apparse le foto.

Ha smentito le registrazioni pubblicate da L'espresso:
"Di poco pregio e inverosimili".
Ma è lo stesso Berlusconi a non smentirle.

E ieri ha subito smentito le tombe fenicie di cui Berlusconi vanta compiaciuto con la prostituta:
"Altra storia miserabile con cui si tenta di gettare discredito nei confronti del presidente"
"Mai Berlusconi potrebbe aver parlato del ritrovamento di 30 tombe fenicie nel suo parco, perché mai nulla di simile si trova o è stato rinvenuto nell'area di Villa Certosa".

Ecco invece che in un interessante articolo dell'Unione Sarda, in data 20 marzo 2005 è proprio Ghedini a confermare il ritrovamento a funzionari della Soprintendenza archeologica e una pattuglia di Carabinieri specializzati nella tutela del patrimonio culturale e artistico.
Poi evidentemente, visto l'uso delicato a cui era destinata la villa, probabilmente tutto è stato cancellato, visto che al momento anche la sovrintendenza dice di non sapere nulla della vicenda.

Giuramenti e menzogne di Berlusconi

Divenendo Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha giurato fedeltà alla Repubblica nelle mani del capo dello Stato Giorgio Napolitano, secondo la formula di rito.
"Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione".

L'Art. 54. della costituzione recita:
"Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge."

Dov'è l'onore, a Palazzo Grazioli, nel vantare con una prostituta, «Io sono l'unico al mondo che ha presieduto il G8 due volte. Siccome si va a sedici...Ora sono in-su-pe-ra-bi-le» ?

Vi sono poi alcuni provvedimenti presi da Silvio Berlusconi nei quali si fatica a riscontrare l'interesse esclusivo della nazione:

* Nel 1994 Fininvest era sull'orlo della bancarotta con 4 mila miliardi di debiti; già nel 1996, dopo essere "sceso in campo" il suo patrimonio era in attivo per oltre 3 mila miliardi.

* Ha inventato lo "scudo fiscale" per far rientrare dalle isole Cayman e da Montecarlo i soldi sottratti al fisco.

* Ha abolito la tassa di successione per i patrimoni miliardari e subito dopo ha cointestato le aziende ai figli.

* Lasciando la difficile situazione della Giustizia allo sbando, ha però ha fatto la Ex-Cirielli, la Cirami e la salva-Previti.

* A spese degli italiani, ha stanziato un contributo per i decoder digitali permettendo al fratello di fare soldi con la società che li produceva.

* Per neutralizzare pendenze giudiziarie che lo interessavano ha depenalizzato il falso in bilancio.

* Per difendersi da incalzanti processi, recentemente ha dato vita ai provvedimenti che concedono l'immunità al Presidente del Consiglio.

* Per salvaguardare i bilanci di Pubblitalia prima aumenta l'Iva al concorrente Murdock, poi invita gli industriali a non pagare la pubblicità a chi appoggia complotti contro di lui.

Silvio Berlusconi giura con molta facilità anche "sulla testa dei suoi figli".

Lo fa per difendere la propria innocenza, ma giurare sulla testa dei propri figli rimanda a riti arcaici e orrendi di sacrifici umani, inclusi quelli dei propri figli, immolabili a Dio.
Si riallaccia inoltre alla terribile figura di un padre padrone che dei figli ha potere di disporre della vita a proprio piacimento.
Ciò che difatti significa questo tipo di giuramento è che se si mente i figli possano per punizione crepare.
Sarebbe forse meno osceno se dicesse giuro sulla mia testa, cioè se mento potessi crepare io.

Pesante è comunque quando tali giuramenti vengono dimostrati falsi come nel caso di All Iberian, o quello squallido della recente suburra di Stato, che vede tutt'ora il Presidente del Consiglio negare insistentemente le testimonianze di 19 "escort" rilasciate alla guardia di finanza, le immagini scattate da loro nei bagni di Palazzo Grazioli, i filmati e le registrazioni con la sua voce.

Un Presidente del Consiglio che mente insomma, ripetutamente e sistematicamente, nonostante i giuramenti.

Ma aldilà delle differenti ideologie e programmi politici, è accettabile tutto questo?

sabato 18 luglio 2009

Napoli finalmente pulita?

Intanto inizio queste considerazioni sottolineando il punto interrogativo al titolo, e invitando i tanti cari amici napoletani a dire la loro: Napoli è davvero finalmente pulita come annunciato o i rifiuti li hanno solo spostati tutti a Ponticelli e dintorni?

Precisato doverosamente questo, possiamo tentare di commentare i recenti slogan enfatici che Berlusconi ha lanciato celebrando lo sgombero dei rifiuti in centro in 56 giorni.

Era da almeno otto anni che il problema dei rifiuti a Napoli era divenuto invivibile.

I responsabili del disastro ci sono noti:

* il Governo Berlusconi 2001-2006,
* il Governo Prodi 2006-2008,
* il Sindaco di Napoli Russo Jervolino,
* il Presidente della Regione Campania Bassolino,
* la società Impregilo,
* i vari Commissari Straordinari,
* Pecoraro Scanio, ministro dell'Ambiente e politico locale.
* la camorra.

Sappiamo di come la degenerazione del disastro sia avvenuta nei due anni prodiani e di come il centrosinistra abbia la piena responsabilità di questa degenerazione.

Berlusconi lo ha capito al volo questo e ci ha impostato prima la campagna elettorale e quindi i primi plateali passi del suo intervento di governo.

Ma dopo due mesi, almeno in centro ha risolto il problema.

Forse allora non era poi così difficile, ma così fosse, sarebbero ancora più pesanti le responsabilità di chi nel centrosinistra ha lasciato che il disastro degenerasse, e ci impone una seria riflessione sulla differenza tra il fare e risolvere ed il mediare e rimandare.

Parere tutto mio personale, Berlusconi resta quello che è; un piazzista di dubbie origini, un venditore al quale il successo ha dato alla testa, un populista egocentrico ed un demagogo che sta mettendo a rischio la legalità nel nostro Paese.

Ma oggi gli deve essere riconosciuto questo risultato, e soprattutto il fatto che ci sia riuscito in meno di due mesi rende ancor più impellente evidenziare i demeriti del centrosinistra sulla drammatica vicenda rifiuti a Napoli.

mercoledì 15 luglio 2009

Grillo si candida alle primarie del PD

Grillo è un comico, che spesso in modo comico dice cose interessanti che fanno pensare.

Dovesse decidere di cessare di fare il comico e presentare questi interessanti argomenti non più in chiave umoristica ma come programmi politici seri, mi sembrerebbe una candidatura interessante la sua.

...che di buffoni in politica ne abbiamo abbastanza no?


Ma il problema serio nel PD sembra essere il vecchio e pietrificato apparato clerical-bolscevico, inamovibile quanto sterile e miope ed interessato unicamente a mantenere il potere.

Ieri a Chianciano, all'assemblea della CGIL, e ieri l'altro alla Festa dell'Unità di Persiceto, i compagni hanno chiesto al candidato leader Bersani (l'uomo delle piattaforme programmatiche, sostenuto tra l'altro da Bassolino, di cui parliamo qui e qui) di commentare l'accusa di Grillo secondo la quale da sempre l'apparato PD favorisce Berlusconi, garantendo da anni una sorta di polizza-vita per il premier.

Bersani ha mostrato sdegno e risentimento per l'accusa ed ha risposto piccato "Non so chi fa favori a Berlusconi. Ciascuno si faccia un esame di coscienza".

A parte che lo sappiamo bene tutti chi ha fatto e continua a fare favori a Berlusconi; in caso di amnesia rivediamo questi filmati (sono 7, e si parla di iniziali favori e corruzioni e poi di proroghe e ... sviste dei Governi D'Alema e Amato che hanno consentito l'attuale situazione).



Ma a parte questo (il patto segreto tra sinistra e Berlusconi)... perchè i compagni dovrebbero chiedere l'esame di coscienza ad un comico?
Insinua e fa pensare Bersani che forse anche Grillo abbia goduto di chissà quali favori da parte del Presidente del Consiglio e che secondo lui li possa avere in qualche modo pure ricambiati.

Ma che interessa ai militanti del Partito Democratico di (improbabili) rapporti tra Berlusconi e Grillo?
Se anche essi fossero reali, le accuse che Grillo lancia perderebbero di gravità?
Perderebbe di gravità il reale inciucio e scambio di favori perpetrato da anni dall'apparato bolscevio-clericale che oggi si candida per la Segreteria del maggiore partito d'opposizione?

martedì 14 luglio 2009

Ho 2 mucche; per chi voto?

L'interessante teorema di Fabysnet:
Ho 2 mucche; per chi voto?


SOCIALISMO:
Hai 2 mucche.
Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.

COMUNISMO:
Hai 2 mucche.
Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo il suo concetto dei tuoi bisogni.

FASCISMO:
Hai 2 mucche
Il governo te le prende e ti vende il latte. Razionato.

NAZISMO:
Hai 2 mucche.
Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera. Si tiene il latte della bianca naturalmente.

DITTATURA:
Hai 2 mucche.
La polizia te le confisca e ti fucila. Poi le vende per comprare armi.

FEUDALESIMO:
Hai 2 mucche.
Il feudatario ti lascia le mucche, prende due terzi del latte e si tromba tua moglie.

DEMOCRAZIA:
Hai 2 mucche.
Si vota per decidere a chi spetta il latte.

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA:
Hai 2 mucche.
Si vota per chi nominerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.

DEMOCRAZIA CON LEGGE PORCELLUM:
Hai 2 mucche.
Si vota per il leader che nominerà suoi assistenti vari a decidere su come far fuori le quote latte all'Europa.

ANARCHIA:
Hai 2 mucche.
Lasci che si organizzino in autogestione.

CAPITALISMO
Hai 2 mucche
Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.

CAPITALISMO SELVAGGIO:
Hai 2 mucche.
Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche.
Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.

BERLUSCONISMO:
Hai 2 mucche.
Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche.
I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clandestinamente da un azionista che è il tuo avvocato e che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche.
Nei libri contabili di questa Società figurano 8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale.
Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perchè sporcano e puzzano.
Quando stanno per beccarti, scendi in campo, diventi Presidente del Consiglio e vari una legge che rende lecito il falso in mucche ed una per l'acquisizione privilegiata e detassata di mucche alle Società che mostrano nei libri contabili "8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale" e che comprende un premio mucca per 9 ruminanti, a carico del contribuente.

domenica 12 luglio 2009

Giuramento dell'Eurodeputato Matteo Salvini a Pontida

Il livello civile delle nostre istituzioni continua a precipitare.

All'Europarlamento siamo ora rappresentati anche da personcine come l'Eurodeputato Matteo Salvini che sabato 13 Giugno 2009 a Pontida, al ritrovo della Lega Nord con i suoi fans canta cori razzisti da stadio contro la città di Napoli, i terroni-terremotati, Napoli lavati e cani-colera.

Ma probabilmente si dirà da ogni parte che è un normale e legittimo comportamento privato.

"Senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani..."
"Son colerosi e terremotati... Con il sapone non si sono mai lavati...
".

Matteo Salvini, che è anche capogruppo della Lega Nord al comune di Milano, è noto tra l'altro per aver proposto di riservare carrozze della metropolitana agli italiani proibendole agli extracomunitari.


La verità è che siamo sempre i meridionali di qualcuno.

Al principio lo slogan fu: "creare un muro da Firenze in giù".

Poi verso la fine degli anni '90, da Bolognese mi colpì nelle carte geografiche della Lega Nord lo spostamento del confine del Nord Italia dall'originario valico appenninico tra l'Emilia e la Toscana al Pò, declassando l'Emilia Romagna al centroItalia; avevano bisogno di dimostrare che controllavano il Nord e la situazione elettorale dell'Emilia gli devastava le statistiche, e così ci etichettarono come i terroni del nord.

Eravamo già preoccupati, in caso di Devolution, di doverci pure munire di passaporto per andare a Verona.

Poi invece è andata grassa; a seguito dell'ultima tornata elettorale a loro favorevole anche in Emilia, sono già apparse nuove versioni di carte geografiche leghiste che ricollocano al Nord l'Emilia Romagna.

A Bologna non siamo più terroni. Solo da Firenze in giù continuano ad esserlo.

Che gentile concessione.

sabato 11 luglio 2009

Meglio questa società o un sano Socialismo?

Questo ci chiedeva Zeitgeist; ma è meglio questa società o un sano Socialismo?

E Paolo gli risponde che considera negativa la ridistribuzione della ricchezza. Si chiede Péaolo perchè mai un ricco dovrebbe essere d'accordo con questa ipotesi? Come farebbe lui a "stare meglio"?

Il liberismo, nella sua tendenza ad ad un mercato che evolve verso la struttura più efficiente possibile, indica come mondo migliore una situazione positiva sia per il produttore che per il consumatore, dove per quest'ultimo (inteso anche come forza lavoro) sono previsti livelli di vita e salari tali da consentirgli un agile accesso all'acquisto dei beni da esso stesso prodotti. Per il liberismo il sistema-mercato è dunque orientato ad una situazione di ordine ed equilibrio crescente; garantendo al consumatore-forza lavoro un adeguato potere d'acquisto, il produttore-capitalista si assicura la vendita dei propri prodotti.

Per garantire e dare continuità a questo potere d'acquisto, sono proprio i liberali (come l'economista William Beveridge) che introducono e definiscono le varie forme di welfare state.
Il sistema di norme è affidato allo Stato ed alimentato dal prelievo fiscale (specialmente sui ricchi); di solito tende a ridurre le diseguaglianze sociali ed economiche fra i cittadini, aiuta i ceti meno abbienti, si propone di fornire servizi e garantire diritti essenziali per un tenore di vita accettabile tale da assicurare un minimo di potere d'acquisto delle forze lavorative anche in situazioni critiche, alimentando così il mercato e le casse dei produttori.

Quindi, il ricco che rinuncia a parte della sua ricchezza redistribuendola in queste forme, non fa altro che dare ancor più spazio ai propri guadagni.

Tuttavia, se evidentemente è possibile immaginare che per un ricco possa essere positivo pagare tasse e sostenere salari e welfare, altra cosa è il concetto di sano socialismo indicata da Zeitgest e le conseguenti perplessità espresse.

Sano e socialismo sono dunque due termini assolutamente inconciliabili tra loro, come apparentemente dimostrato da tutti i tentativi mondiali di realizzazione?

Dopo il fallimento oggettivo dei concetti sia di comunismo che di socialismo utopistico, di socialismo rivoluzionario e di socialcomunismo, a quei movimenti moderni che si richiamano al "socialismo" non è restato che ispirarsi al socialismo democratico ed oggi i socialisti democratici sono approdati al "riformismo democratico".

Il punto è che proprio in questi giorni (visti anche i risultati delle ultime elezioni europee) appare tramontato ogni tipo di riferimento al socialismo, sia pur democratico, in quanto anche nelle sue forme più moderne e liberali, pur rifiutando in toto qualsiasi riferimento al marxismo ed accettando il capitalismo, esse mantengono ideologie e concetti che la storia (ognuno di noi) ha già considerato superati ed anacronistici.

Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro diceva Pietro Nenni in una celebre definizione, ma i limiti di questo concetto appaiono oggi macroscopici; portare avanti non è parità di diritti ed appare ambiguo chi dovrebbe compiere questa azione, (un Politbureau?).

Uno dei tanti maggiori limiti è proprio evidenziato da Paolo quando dice che nel socialismo è contenuto l'errore il non considerare la differenza, la diversità, la disuguaglianza come dati di fatto ineludibili, incontrovertibili, connaturati alla nostra umanità sin da quando essa è nata; differenziazioni dovute al raggiungimento delle legittime aspirazioni di ciascuno.

Sembra sia giunto il tempo dunque di offrire immagini differenti di quelle socialiste al concetto di uguaglianza, così da non confondere mai il merito con la dignità; ad un medico che si laurea con 30 e lode deve essere concessa l'opportunità di curare e salvare malati in modo adeguatamente compensato, mentre a chi non riesce ad andare oltre il lavoro manuale deve essere garantita una valida istruzione di base e servizi sociali efficienti, e la possibilità di allevare figli in modo decoroso.

Questo non è più socialismo nè socialdemocrazia, essi appaiono capitoli chiusi, rami secchi, e tocca quindi individuare ed imparare ad usare concetti nuovi.


Volendo identificare valori sociali irrinunciabili e condivisibili, concetti "nuovi" per una nuova società potremmo ipotizzare:

Legalità.
Gli eredi del PCI si stanno sbranando perchè uno dei candidati alla segreteria, Marini, ha denunciato l'inefficacia (o meglio dire l'inesistenza) di controlli preventivi sulla fedina penale dei candidati dirigenti e leader dopo il caso del violentatore scoperto a Roma, dirigente locale del PD, e pregiudicato per tentato omicidio e violenza carnale.

Trasparenza.
Da oltre un decennio la sinistra presenta tra l'altro nei suoi programmi una legge sul conflitto d'interessi, l'applicazione della normativa esistente sulle concessioni televisive, una legge elettorale, una legge per limitare il possesso di canali informativi, l'abolizione delle province, la riduzione dei parlamentari e dei loro salari... ecc. ecc..
Ma in 7 anni di governo mai nulla di tutto ciò è stato fatto in quanto chi doveva farlo ha preferito dimenticare o distrarsi in cambio di ben chiari favori e privilegi per sè, la sua corrente o il suo partito.

Professionalità.
Da oltre un ventennio consegniamo il governo della Nazione a pressapochisti impreparati, capaci di vendere parole e fare solo interessi personali o di partito, faccendieri burocrati, furbetti arrivisti, nani, buffoni e ballerine. E pregiudicati mafiosi.

Senso civico.
Tutto ciò che i politici portano avanti è sempre e comunque legato ad affari privati, interessi di proprie aziende, propri gruppi od associati, o di clientele politiche ed elettorali.
La Patria ed i cittadini tutti non ci sono mai tra i beneficiari di queste scelte.
Gli onesti e corretti sono sbeffeggiati ed umiliati ovunque, mentre ovunque furbetti vantano i loro intrallazzi arricchendosene. Il fine di ogni iniziativa politica è quello di trarre vantaggi ora senza curarsi di chi dovrà pagare poi, dal debito pubblico che grava sui nostri figli, all'avvelenamento del sottosuolo, al riciclo delle scorie radioattive.
Difficile pensare che con questi esempi, con questo sistema generalizzato, poi il singolo si comporti in modo probo e corretto.

Ne ho messo qui quattro, e non sono certo concetti di destra o sinistra, ma validi per entrambi gli schieramenti.