mercoledì 27 maggio 2009

Berlusconistan (e chi lo ha permesso questo scempio?)

E' così che oggi è definita l'Italia secondo il Time.

In effetti la stampa ed i media esteri esprimono senza problemi le loro opinioni, a differenza della stragrande maggioranza dei giornalisti italiani asserviti e devoti al Cavaliere, ed il quadretto che quotidianamente raccontano del nostro Paese appare sempre più mortificante.


"Berlusconi and the Girl: No Spice, Thank You"
"Is there anyone who has any questions about underage females?" Not the typical way for the leader of a G8 nation to begin a formal news conference. But this is Italy in the age of Silvio Berlusconi, the land of a flamboyant billionaire Prime Minister whose ambiguous relationship with an 18-year-old aspiring showgirl have dominated public debate for most of the month of may. Welcome to springtime in Berlusconistan".


Ma come ha fatto l'Italia a finire così in basso?
All'inizio degli anni '90, in un momento di profonda crisi generale, sia economica che di valori ed ideali causata da una devastante degenerazione corruttiva degli Apparati dello Stato che portò all'apparente svolta di tangentopoli,

invece di tenere saldi e rilanciare i principi Costituenti dei Padri della Patria e far partire una Seconda Repubblica basata su valori nobili, sul lavoro e sull'impresa, sulla dignità, tolleranza e rispetto, e che rendessero i cittadini italiani fieri di essere tali,

i maggiori leader della sinistra (da Dalema e Veltroni a Bertinotti, complici i loro tirapiedi) hanno venduto a Berlusconi il controllo della rete televisiva (e quindi come sappiamo dell'Italia stessa) per un pugno di cariche e poco altro.

E noi cittadini italiani, ipnotizzati da moderne veline sculettanti, imbonitori vari e Maghi Otelma promettenti successo ed arricchimento per tutti, non abbiamo saputo comprendere che ci stavano realmente combinado, ... ed ognuno a suo modo li ha lasciati fare.

Il resto è sotto i nostri occhi e ne scriviamo ogni giorno.

mercoledì 20 maggio 2009

Pericoloso per il PD l'uso dei social network

Come evidenziato da Fortunecat, nonostante l'importanza determinante dell'uso della rete nelle campagne elettorali, all'opposizione solo Di Pietro cerca di utilizzare le nuove tecnologie, con risultati altalenanti.
Poi dal PD non potremo mai aspettarci nulla anche perchè l'uso dei social network sarebbe per loro troppo pericoloso: se dai uno spazio alla base per esprimersi poi devi anche ascoltare e recepire le opinioni che emergono.
Siccome poi tutte le opinioni sono contro i vertici del PD, questo si tradurrebbe in un "tutti a casa" e non penso che gli attuali dirigenti vogliano rinunciare alla loro sedia.


In questo caso non credo si tratti di dormire o di non comprendere l'importanza della rete, ma quella di non dare spazio alla base per esprimersi (e quindi di non volerla ascoltare, convinti di poter imporre ad essa i dogmi del vertice) temo sia una scelta netta e chiara, compiuta già dal tempo del PCI e sempre più confermata dai successivi sviluppi.

Libertà di Stampa, Italia declassata da Fredoom House

E' triste ma è così, per loro non siamo più un Paese pienamente libero, e lo sapevamo oramai da tempo.

L'organizzazione non governativa Freedom House, con sede negli Stati Uniti e che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo, declassa il nostro Paese (unico in Europa) al livello di "partly free".

Ai primi posti i Paesi Scandinavi e, considerando tutta l'Europa occidentale, dopo di noi solo la Turchia.

L'Italia è dunque declassata per la prima volta da Paese 'libero' (free) a 'parzialmente libero' (partly free).
I motivi della retrocessione sono molteplici, spiega Freedom House nel Rapporto, (che esamina la libertà di stampa in 195 Paesi da 30 anni):
"Nonostante l'Europa Occidentale goda a tutt'oggi della più ampia libertà di stampa, l'Italia è stata retrocessa nella categoria dei Paesi parzialmente liberi, dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra, e a causa dell'eccessiva concentrazione della proprietà dei media".

Più in dettaglio, Freedom House accenna alla concentrazione della proprietà dei media come punto dolente e punta il dito contro la legge Gasparri, che:
"introduce norme che favoriscono l'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ci sono i tanti processi per diffamazione a carico di altrettanti giornalisti, tra i più eclatanti quelli a carico di Alexander Stille e di Marco Travaglio".

Ma il punto più grave secondo l'organizzazione, è costituito:
"dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei in quanto Berlusconi controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset. E la crisi di La7 non ha certo giovato in questo panorama. "

Nella classifica generale di tutti i Paesi del Mondo l'Italia è al settantunesimo posto, a pari merito con Benin e Israele. Gli Stati Uniti arrivano al ventiquattresimo posto.

Nonostante questa già preoccupante situazione, oggi il Governo presenta alla Camera la Legge Bavaglio per la stampa, chiedendo la fiducia.

Di fatto, si diminuisce l'efficacia delle investigazioni assottigliandole ed impoverendole e si cancella il dovere della cronaca per i giornalisti, distruggendo il diritto del cittadino di essere informato.

E tutto questo in nome della sicurezza, per i cittadini di un Paese che di fatto produce il 10% del prodotto interno lordo nel malaffare del crimine e delle mafie.


In effetti non resta da dire che ce la siamo cercata e voluta, che non dobbiamo dimenticare che ogni Popolo ha il Governo (e la libertà) che merita.

lunedì 18 maggio 2009

Condannato Mills; fu corrotto da Berlusconi.

L'avvocato inglese David Mills è stato condannato a Milano a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari. Agì "da falso testimone "per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati".
Il legale nel luglio del 2004 aveva raccontato ai pm Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo di aver ricevuto 600mila dollari dal gruppo Fininvest per dire il falso nei processi in cui era coinvolto Silvio Berlusconi.

Secondo i Giudici, Mills "ha agito certamente da falso testimone da un lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l'impunità dalle accuse, o, almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data, dall'altro ha contemporaneamente perseguito il proprio ingente vantaggio economico".

Dallo stesso procedimento è stata stralciata la posizione di Berlusconi in attesa che la corte costituzionale si pronunci sulla legittimità del lodo Alfano che come è noto non consente al momento nessun tipo di processo nei confronti del Presidente del Consiglio.

martedì 12 maggio 2009

L'importanza determinante dei media nella scelta di voto

A sinistra si continua a credere che la gente voti ragionando, e non seguendo emozioni; non è così, non lo è mai stato né in Italia né in altri Paesi.

Tendenzialmente (Eurisko / Standford Research Institute) è dimostrato che in sintesi, un terzo dell'elettorato si presenta tendenzialmente orientato a sinistra ed un terzo a destra. Due zoccoli duri che raramente cambiano idea, indipendentemente dal progetto politico, dai rispettivi leader o dall'ideologia vincente.

Il restante terzo, che diviene di fatto determinante per la vittoria, è formato da persone interessate poco alla politica e che scelgono di volta in volta, quasi mai per convincimento razionale o interesse personale, ma arrivando ad esprimere col voto un sentimento.

In una società normale con istituzioni funzionanti, buone scuole ed innanzitutto una libera e trasparente informazione, l'influenza emotiva sul voto di quel terzo è ridotta ai minimi.

Ma in Italia non esiste una libera informazione, giornali e TV asserviti al regime propinano una melassa emotiva a reti unificate capace di indurre un completo consenso emotivo nel terzo di popolazione indecisa, ed in questo Berlusconi è maestro, costantemente in sintonia con gli umori profondi e cangianti del ventre molle Paese.

La gente vota quel politico che i media gli fanno percepire come affidabile, non chi ha mantenuto le precedenti promesse. Chi cioè promette ciò che la gente cerca in quel preciso momento.

Da sempre questo concetto appare incomprensibile ai lesder della sinistra.
Che ha potuto vincere solo conseguentemente a crisi profonde e presentando leader di alto spessore (Prodi) che da cattolico conosceva bene invece l'importanza dell'emotività; se gli uomini scegliessero usando la sola ragione, la religione non esisterebbe da un pezzo.

Credo che su questa incomprensione ci si stia giocando la democrazia in Italia.

Per i leader di sinistra semplicemente le emozioni non esistono, o meglio, non devono esistere, e generazioni di dirigenti, sin dagli anni del PCI, hanno mal digerito o comunque respinto le spinte giovanili che muovevano nella direzione di dare ascolto (ed un peso) all'emotività.

Errore.

Eppure esistono analisi sociologiche molto chiare che spiegano nei minimi dettagli come interagire con le varie fasce di cittadini, come comprenderli e come farsi da loro comprendere.
Studi di questo genere sono da tempo utilizzati dai marketer internazionali per far crescere i loro business e sempre da anni questi studi vendono intensamente utilizzati dagli uomini politici del mondo (non ultimo Obama) per le loro campagne e per definire i loro programmi fin nei minimi dettagli.

Berlusconi, come sappiamo bene, con il suo populismo è senza dubbio uno dei massimi fruitori di questi dati, così come invece all'opposto sembra che a sinistra di fatto ne ignorino l'esistenza.

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Come abbiamo visto, possiamo suddividere la popolazione in 3 fasce; 2 con sentimenti opposti e ben precisi che molto raramente cambiano, qualsiasi sia il programma o la linea che il loro leader gli offre:

1. un terzo dell'elettorato orientato in senso progressista (tende a seguire valori come l'eguaglianza e la giustizia sociale, l'innovazione e la solidarietà).

2. un terzo orientato in senso conservatore (è sensibile ai valori di ordine e profitto, meritocrazia e verticismo).

3. Il rimanente terzo, decisivo per la vittoria, è composto da persone poco interessate e poco capaci di comprendere la politica e che scelgono di volta in volta in base a chi meglio riesce a suggestionarli.

Questi non scelgono per un ragionamento, per interesse o convincimento razionale, ma esprimendo col voto anzitutto quel sentimento e quelle emozioni che qualcuno è riuscito a fargli arrivare e determinando con questo il destino di tutti.


Vediamo di valutare alcuni dati.

Secondo i maggiori marketer, i fattori emotivi sono la prima fonte di persuasione. Il consumatore fa una scelta (acquista un prodotto) perchè è spinto da un bisogno, reale o indotto.

Per indurre questo bisogno, i marketer sostengono che, sia per canalizzare i bisogni reali, sia per indurre detti bisogni, possono essere manipolati i fattori emotivi.
Per poter applicare questa strategia occorre innanzitutto identificare i vari settori delle fasce sociali ai quali applicare l'intervento e quindi studiarne statisticamente la composizione sociologica, valutando le percentuali di persone che possono essere recettive ai diversi messaggi e perchè lo siano.

Secondo lo Standford Research Institute ( ma anche Eurisko riporta dati simili) l'80% della popolazione è "eterodiretta", non è cioè in grado di decidere da sé.
Per arrivare ad una scelta essi subiscono passivamente l'influenza dei mass media, delle pubblicità, delle mode, dell'ambiente di lavoro o di quello in cui vivono, degli amici e della famiglia.

Un 80% di popolazione che appare quindi indotta alla scelta da fattori esterni.
Essere in grado di comprendere detti fattori e saperli manipolare significa conquistare un particolare mercato, vendere un determinato prodotto o ... farsi votare.

Seguendo l'analisi dello Standford Research Institute, abbiamo:

1. un terzo (il 33%) di cittadini progressisti, dei quali:

* circa il 20% che sa bene il perchè.
* circa l'80% che non lo sa esattamente, ma segue convinzioni e tradizioni, ambientali o famigliari.

2. un terzo (il 33%) di cittadini conservatori, dei quali:

* circa il 20% che sa bene il perchè.
* circa ll 80% che non lo sa esattamente, ma segue convinzioni e tradizioni, ambientali o famigliari.

3. un terzo (il 33%) di cittadini privi di un orientamento di fondo e che segue l'emotività del momento e chi è capace di saperla loro trasmette.

E' evidente che impadronendosi dei mezzi di comunicazioni è scontato che si arrivi facilmente a conquistare una larghissima fascia di questo terzo di popolazione.

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Ma vediamo l'importanza del beneficio emotivo nelle scelte.


E' dimostrato che nelle scelte quotidiane che compiamo, (nel scegliere un tipo di orologio, un appartamento o un vestito) sia l'emozione più che la razionalità a portarci a scegliere.

Facciamo un esempio di scelta data dall'emozione, [o scelta emozionale];
Pensate ad una tavola bella spessa, larga un metro e lunga 20 appoggiata al pavimento. Ci correreste sopra senza problemi vero?

Immaginatela a 100 metri d'altezza.
La parte logica della mente ci dice che non c'è problema, che di fatto è uguale a prima, ma domina la paura e non ci sentiamo più così tanto di correrci sopra.
Poi certo possiamo dire che forse potrebbe rompersi, che potrebbe esserci vento, ...ma sono considerazioni successive queste, razionali.
Ciò che invece avvertiamo subito, aldilà del ragionamento, l'immediato senso di timore e paura è dato da una reazione del sistema emozionale, che operando in maniera indipendente dal pensiero cosciente e razionale diffonde i propri effetti chimici e ...ci fa scegliere.

Fa comprare o votare.

E ci fa anche NON comprare (o non votare) e cercare altrove.

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Antònio Damàsio, noto neuroscienziato, ha studiato persone normali che hanno subito un danno cerebrale al sistema emozionale.
Nonostante la loro evidente normalità, privi del messaggio emozionale essi si trovano assolutamente incapaci di scegliere, sanno bene cosa devono fare e quando, ma non sanno decidere ad esempio dove vogliono vivere, cosa mangiare, come vestirsi e ... cosa votare.

La ricerca ha quindi dimostrato che le decisioni finali vengono prese non dal sistema logico-razionale ma da quello emozionale-affettivo.
Le persone prive di emozioni sono dunque incapaci di scegliere.

Un messaggio pubblicitario o uno slogan politico privo di emotività è incapace di farsi scegliere.
Ed un leader incapace di suscitare aspetti emozionali affettivi non solo sarà incapace di attirare elettori ma addirittura di mantenere quelli che ha già.


Possiamo quindi concludere che se per una serie di coincidenze, inganni o azioni violente una parte politica si appropria dei mezzi di comunicazione, riesce ad assoggettarsi il consenso di buona parte dei cittadini eterodiretti e ad imporre la propria linea politica (o i propri personali interessi) a tutti quanti.
E questo può succedere indipendentemente dal raggruppamento del leader vincente, di destra o sinistra che sia.


Ma questa cari amici, non è più democrazia.

Si torna al nucleare (nonostante un referendum)


Ci siamo.
Come da tempo annunciato, nonostante l'abbandono generalizzato del nucleare e un Referendum popolare contrario tenuto l'8 novembre del 1987, il Senato ha oggi dato il via libera alla costruzione di centrali nucleari in Italia.

Sono previste inoltre misure compensative in favore delle popolazioni interessate sia nelle aree di realizzazione degli impianti (Puglia, Sardegna e Piemonte) sia di stoccaggio del combustibile e dei depositi di rifiuti radioattivi.

Che ne pensate in generale?

...e voi piemontesi, pugliesi e sardi che godrete dei benefici compensativi?

lunedì 11 maggio 2009

Sembra evidente che aspetti importanti dei programmi di sinistra che coinvolgevano Berlusconi, come:
* confiltto di interessi
* legge elettorale
* frequenze TV e legge Mammì
siano stati deliberatamente ignorati dai leader di sinistra nei loro 7 anni di governo come scambio di favori.

A destra vi sono stati (e vi sono tutt'ora) uomini politici validissimi, esperti e capaci, e noto con piacere che tu stesso omaggi alcuni di loro sul Forum gt.
Le politiche che hanno portato avanti possono certo non essere condivise, specialmente a sinistra, ma questo non inficia la loro assoluta rispettabilità e la positività del loro operato.

Purtroppo sarei per attribuire il decadentismo proprio a sinistra, che è riuscita a governare due volte solo grazie ad un Leader di centro, per giunta abbattuto entrambe le volte proprio dai leader di sinistra.

Non dimentichiamo inoltre che l'emotività dell'elettore vale sia a sinistra che a destra (altro discorso è chi oggi ha in mano il controllo di questa emotività) e che anche gli elettori di destra, quelli seri, hanno lasciato che per due volte Berlusconi perdesse, consegnando così l'Italia a Prodi, evidentemente non convinti dell'affidabilità del loro Leader, proprio come è avvenuto recentemente agli elettori di sinistra che si sono rifiutati di votare candidati inquisiti nelle ultime Regionali.
Temo infine che sarà facile per gli amici di destra riportare casi qui di clamoroso qualunquismo di sinistra.
Che ve ne sono eccome.

Chi dovremo votare alle prossime Europee dunque?

Aldilà delle parti, sarei per votare innanzitutto qualcuno onesto e che si batta per la legalità.
Potrei poi aggiungere qualcuno giovane, che è loro il futuro, e perchè i vecchi hanno depauperato e devastato questo nostro Paese ben più di quanto avrebbero dovuto, che è terribile il peso dell'indebitamento e della spogliazione, dell'inquinamento e della devastazione morale che consegnamo ai nostri figli.

Poi certo, dovremo cercare di comprendere anche se saprà rappresentare degnamente i nostri ideali e le speranze che aspiriamo per questo nostro povero Paese.

venerdì 8 maggio 2009

L'Avvenire: "Più sobrietà al Premier!"

Vi è purtroppo una ampia fascia di cittadini, quelli più deboli, meno informati ed influenzabili, che dal leader prende l'esempio.

Se questa (puttaniere e corruttore) è l'immagine che il Premier mostra loro, stiamo pur certi che quella essi scimmiotteranno, considerando una furbata quei comportamenti.

Ed è sotto gli occhi di tutti lo scempio educativo e di valori di questa nostra povera Italia.
Se da una parte è scontato che non sia di nostro interesse la vita privata del Cavaliere, dall'altra appare evidente come essa divenga pubblica quando il Premier stesso la rende tale, imponendola a reti quasi unificate sulle reti pubbliche pagate dai cittadini.

Attaccare la moglie per un paio d'ore usando la RAI e mostrarla giovane a seno scoperto sui propri giornali (Libero) appare tutt'altro che esercitare sobrietà.
Difficile poi trovare il senso di slogan comuni e frasi fatte come "tra moglie e marito..." o " i panni sporchi si lavano in famiglia" e "la vicenda è privata" urlandone da primattore gli aspetti in mondovisione.

Al Presidente del Consiglio voglio chiedere non solo sobrietà, come i Vescovi dell'Avvenire, ma anche in nome della ragione, di evitare le frottole.
Una cosa sono le interpretazioni o i punti di vista, altra è raccontare fatti non veri al fine di ingannare i cittadini.

La moglie Veronica Lario sostiene pubblicamente che il marito "frequenta minorenni" dopo che FareFuturo di Fini racconta della sua festa a Casoria di una diciottenne.

Berlusconi da Varsavia dichiara che Noemi è soltanto "la figlia di un vecchio amico, ex autista di Craxi", ma è subito smentito da Bobo Craxi e da Giulio Di Donato, vicesegretario del Psi e per di più napoletano.

Dichiara che si tratta di un "tranello mediatico delle sinistre" in cui è caduta anche "la signora". Ma è evidente a tutti che la notizia è apparsa su FareFuturo di Gianfranco Fini.

Poi tornato da Varsavia appare a Porta a Porta dove tenta di aggiustare il tiro:
"E' una menzogna che frequento minorenni. Il padre della ragazza mi ha chiamato perché voleva un appuntamento con me per parlarmi delle candidature nel sud di Franco Malvano e Flavio Martusciello. E' stata soltanto Repubblica a sottendere la frequentazione della ragazza".

Ma chi è il padre della ragazza, un dirigente politico? Un Amministratore locale? No, è un semplice commesso sconosciuto nel PDL.
E perchè allora il Presidente del Consiglio dovrebbe discutere di candidature europee con un commesso?

E' Noemi, la figlia minorenne del semplice commesso che spiega le cose a Sofia Ventura, politologa di Fare Futuro del Presidente della Camera Gianfranco Fini:
Quote:
"Papi mi ha allevata. Non mi ha fatto mai mancare le sue attenzioni. Un anno, ricordo, mi ha regalato un diamantino; un'altra volta, una collanina. Domenica, una collana d'oro con un ciondolo. Lo adoro. Gli faccio compagnia. Lui mi chiama, mi dice che ha qualche momento libero e io lo raggiungo a Milano, a Roma. Resto ad ascoltarlo. E' questo che lui desidera da me. Poi cantiamo assieme. No, non mi candiderò alle prossime regionali. Preferisco candidarmi alla Camera. Ci penserà papi Silvio".
Non sono solo bugie che restano senza risposta quelle del Premier ma situazioni complesse da egli usate, manipolate e malamente presentate ai suoi elettori-spettatori.


Veronica Lario sostiene inoltre che il Premier "Ha bisogno di aiuto perché non sta bene".
Questo forse ci preoccupa ancor di più, per quanto potrà accadere nel prossimo futuro e per come il Premier potrà coinvolgerci tutti in queste su bizzarre quanto ecclatanti vicende che finiscono sempre più spesso con la nomina di veline ed escort a Deputate o Ministro.

Alimentando lo scempio educativo e di valori di questa nostra povera Italia.

giovedì 7 maggio 2009

Decreto "abracadabra" per ricostruire L'Aquila in 23 anni.

Il Presidente del Consiglio oggi dovrebbe essere a L'Aquila per l'undicesima volta.

Ci hanno tenuto pure un Consiglio dei Ministri straordinario e dopo quello Berlusconi e Tremonti avevano annunciato uno stanziamento di 8 miliardi per la ricostruzione dell'Abruzzo.

Ma ciò che è seguito è stato un fumosissimo quanto laconico Decreto Legge, subito battezzato "abracadabra" nel quale si prevedono 5,8 miliardi ma spalmati da qui al 2032 e dei quali non è certa la provenienza.
Per quest'anno sarebbero disponibili solo 1,1 miliardi, ma anche su questi al momento nulla è certo.
Altrochè "una casa solida per tutti entro settembre"!

Nel "Decreto Abracadabra", man mano che si squarcia la cortina fumogena della propaganda, appare l'intenzione del Governo di fare ben poco provocando la rivolta di 49 Sindaci di destra e di sinistra che firmano un documento per cambiare l'attuale pacchetto ricostruzione .

Le parate e le battute, le comparsate davanti alle TV evidentemente non sono ancora finite ma si continua a promettere soltanto, che nei fatti si evita l'obbligo morale, di verità e di responsabilità verso gli abbruzzesi che soffrono, e a noi italiani tutti che osserviamo sgomenti l'epicentro di una tragedia umana trasformato in palcoscenico di una commedia politica propagandistica.

lunedì 4 maggio 2009

E se Clinton avesse nominato Ministro la Lewinsky?

Credo che un divorzio o comunque problemi familiari siano fatti privati che possono succedere a tutti e debbano essere rispettati.

Puttosto mi chiedevo cosa sarebbe successo se Clinton avesse fatto Ministro la Lewinsky.
Che aldilà delle situazioni private da rispettare, qui abbiamo casi pubblici che toccano tutti quanti noi di destra e di sinistra.
Che non è un caso privato avere un Primo Ministro ultrasettantenne che intrattiene relazioni con qualsiasi velina gli capiti, anche minorenni, che se ne vanti ad ogni incontro ufficiale e che appena ne ha le condizioni le nomini Ministro o Deputato o tenti di inviarle al Parlamento Europeo.

Come Caligola che nominò Senatore il suo cavallo.

Che non è un caso privato avere un Primo Ministro che quando uomini del suo stesso partito (Fini) gli contestano la cosa lui la nega, poi dice che è una montatura delle sinistre, poi arrivano pure le firme già fatte di fronte al notaio per le candidate e lui ribadisce la colpa dei comunisti.

Un Primo Ministro in visita all'Aquila, tra lo strazio dei parenti delle vittime, che ad una addetta della Protezione Civile non trova nulla di meglio da dire che "vorrei essere rianimata da lei" ed alla rappresentante della Regione Trentino chiede "posso palpare la signora?".

Vorrei che trattassimo di coloro che il Premier sceglie per governarci in Italia e rappresentarci in Europa, (che grazie alla legge porcata da lui voluta, è Lui che sceglie), della loro esperienza e preparazione che useranno per fare leggi che poi noi dovremo subire o di noi tratteranno in Europa.
E del suo metodo di romanzare ed estremizzare qualsiasi cosa, fatto od evento per enfatizzare l'emotività del basso popolino che lo segue.
Usando 6 canali TV di cui 3 pubblici ed una dozzina di quotidiani e periodici.

Abbiamo certo discusso senza esitazione per esprimere sdegno a palesi azioni disdicevoli dei Ministri di Prodi, o di Bassolino-Iervolino, o recentemente dei Governatori Regionali di sinistra coinvolti in corruzioni e ruberie varie, o per le azioni di dubbia moralità di uomini politici come D'Alema.

Sono convinto che destra e sinistra e le rispettive linee politiche possano essere entrambe dignitose e da rispettare e penso altresì che uomini politici che sbagliano o compiano misfatti non mettano in discussione la dignità della fede politica a cui appartengono; se sbaglia l'uomo D'Alema o Berlusconi non è per questo sbagliata la linea politica di sinistra o di destra.

Ma mai rifiutarsi di vedere ed accettare errori o mancanze dei propri leaders politici.
Coprirli e scusarli, non voler vedere le loro mancanze ed errori palesi ed accettare per disciplina di partito qualsiasi nefandezza compiano sarebbe il più grosso errore che ogni cittadino potrebbe commettere.
E divenire di fatto loro complici.