domenica 27 dicembre 2009

Il NUOVO Blog di Andrez


Cari amici,
grazie per aver partecipato a creare questa realtà.

La nostra presenza si sposta da Blogspot al nuovo Blog; http://www.andrez.cotti.biz

Sono già presenti tutti gli articoli ed i commenti, gli accessi e gli avatar.



...ci si legge dilà ragazzi. :D





Discussioni di legalità e corruzione, mafie e camorra e mani pulite. Per una Democrazia legale. Politica ed attualità, governo ed opposizioni.

venerdì 25 dicembre 2009

Lega Nord - Posteggi Gratis ai Cittadini Italiani al 100%

Sconcertante la proposta avanzata dalla giunta comunale leghista Alzano Lombardo (Bergamo), offrire posteggi gratuiti ed ulteriori agevolazione finanziarie alle giovani coppie sposate, escludendo le "coppie di fatto" e le coppie non Italiane!

Subito le proteste, che chiedevano che queste agevolazioni venissero concesse anche a chi è residente in Italia da almeno cinque anni, ma la giunta ha rifiutato, riservando vantaggi ed agevolazioni solamente agli "Italiani Puri".

Altre agevolazioni previste sono contributi doppi per le ristrutturazioni, niente pagamenti addizzionali sono IRPEF e tassa sui rifiuti e persino un posto auto nei box a spese del comune.

Ancora una volta ci troviamo dinnanzi ad un esempio di degrado del nostro paese e del nostro governo, il rifiuto da parte della giunta di concedere questi privilegi anche a chi è residente da almeno cinque anni fa pensare ad una classificazione delle persone vecchio stile, basata sulle proprie discendenze e le proprie origini piuttosto che sugli individui, uno dei peggiori esempi dei sistemi a caste ed un chiaro tentativo di ostacolare ancora una volta gli immigranti che provano a ricostruirsi una vita.

L'Italia è un braccio teso nel Mediterraneo che da fuori sembra porgere una mano d'aiuto, una mano d'amicizia a chi necessita di soccorso. Purtroppo, quando chi ha realmente bisogno d'aiuto ci porge a sua volta la sua mano, scopre che non c'è nessun aiuto, nessun conforto... solamente un pugno teso contro di lui.

VERGOGNA!!!

Buon Natale

Voglio augurare un Buon Natale innanzitutto ai disoccupati, ai padri di famiglia rimasti senza lavoro, ai lavoratori che sono sui tetti e ai tanti precari lasciati a casa senza nessun indennizzo, agli studenti privi di mezzi e senza alcun futuro e ai ragazzi ammazzati in carcere senza giustizia, ai ricercatori privati dei fondi, ai malati che non hanno assistenza e ai familiari che si sacrificano giorno e notte, ai giornalisti e ai giudici che hanno deciso di continuare a fare i giornalisti ed i giudici per davvero, agli insegnanti che pensano ancora di "insegnare" e a chi paga tutte le tasse, anche per chi, assisitito da Tremonti, non le ha mai pagate, a chi è emigrato e viene sputtanato ogni giorno per le porcate del suo Paese e a quegli emigrati a cui hanno svuotato il conto corrente con la scusa dei "conti dormienti", a tutti quegli italiani che, testardamente, mantengono in vita il Paese: imprenditori, impiegati e operai, a quelli che perderanno parte della pensione col nuovo anno e a che ha perso il TFR, ai bambini con la tosse cronica ed alle mamme delle città più inquinate del mondo ed ai pendolari che non sanno mai quando arriveranno.

E poi ai ai morti dell'Aquila, di Viareggio e di Messina: ammazzati dalle istituzioni distratte per i quali nessuno mai pagherà e ai familiari delle vittime di mafia irrisi da politici cialtroni, ai tanti blogger che in rete hanno prodotto un'informazione alternativa consentendo un minimo d'informazione e a quelli che han perso la casa, alle forze dell'Ordine umiliate e mortificate da ministri incapaci di rappresentarle e a quelli che han tenuto la schiena dritta.

Buon Natale ad Antonio Di Pietro e a Travaglio accusati di terrorismo da un piduista e lasciati soli come bersagli dall'opposizione venduta da oltre vent'anni,
a Don Farinella e Don Ciotti, Don Gallo e Don Zanotelli, preti che fanno sentire ancora la voce di Cristo alta e forte, a tutti quelli che si sono messi l'elmetto viola e sono andati in piazza a far sentire la loro voce, armati della loro indignazione, a quelli come Salvatore Borsellino che pretendono la verità sulle stragi dei giudici e a chi si oppone alla follia del nucleare.


Buon Natale cari amici, è tempo di tenere duro.

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domenica 20 dicembre 2009

L'inciucio di D'Alema finalizzato a smantellare le istituzioni

Il termine "inciucio" viene usato per definire un basso compromesso tra parti politiche contrapposte, un compromesso seminascosto e sporco che comporta pattuizioni celate e benefici segreti per chi lo contrae, sempre nascosti all'ignaro popolo degli elettori.

Deve essere chiaro a tutti che la recente proposta di inciucio di D'Alema e compagni, (che ha già ottenuto il notevole risultato di spaccare il PD) è finalizzata a consentire a Berlusconi la concretizzazione di questo programma apparso sul Giornale il 18 dicembre:


1. Rottura immediata tra Pd e Di Pietro

2. Istituzionalizzare la figura del leader moderno, farne cioè una reale istituzione. (per affrontare Berlusconi gli altri partiti dovranno fare altrettanto identificando leadership; se non riusciranno a trovare leader adeguati saranno sempre sconfitti).

3. I "media" non potranno esimersi dal concentrarsi esclusivamente sul leader, e tutto il resto semplicemente non esisterà più.

4. Smontare la Costituzione e adeguarla alla odierna situazione materiale.

5. Cambiare il sistema d'elezione del Csm e quello della Corte costituzionale rendendo gli organismi dipendenti dal Leader.

6. Riformare la giustizia separando le carriere dei magistrati inquirenti da quelle dei giudicanti e rendendole di controllo governativo.

7. Concentrare nella figura del Leader-Premier tutti i poteri attualmente diluiti nell'Esecutivo e sancire definitivamente che tutti gli altri poteri istituzionali siano tenuti a seguire le sue indicazioni, perché lui solo è l'eletto del popolo e quindi investito della sovranità che dal popolo emana.


Bisogna essere chiari quindi; il salvacondotto in piena regola che d'Alema (e mezzo PD) propone a Silvio Berlusconi è finalizzato a porre in essere questo programma, a concretizzare il passaggio dallo Stato di diritto allo Stato autoritario e non altro, checchè ci raccontino.

La fine di Telekabul; Belpietro al posto della Dandini?

RAI TRE, la famosa roccaforte rossa, già Telekabul di Curzi, sta per cadere definitivamente sotto i colpi del berlusconismo, che occupa così la TV tout court.

Il nuovo direttore Di Bella appena nominato sta infatti cancellando i programmi della Dandini, pronto a proseguire con Fazio, Blog, Report, Glob e Ballarò.
In compenso stanno studiando di far entrare il simpaticissimo Belpietro, in prima serata.

Paradossalmente cari amici, mi sembra pure una buona notizia, perchè se non sempre tutti i mali vengono per nuocere, tocca arrivare al fondo e raschiarlo a dovere per sperare di poter poi risalire.


RAI TRE fu concessa al PCI nel 1987 in una sorta di spartizione dei canali RAI tra DC e PSI, che occuparono rispettivamente il primo ed il secondo canale, e da allora cadde ogni minima parvenza di informazione obiettiva, già intossicata dai telegiornali Fininvest, abusivamente autorizzati dai Decreti Craxi del 1984 e 1985, poi dalla legge Mammì del 1990 e dalla legge Maccanico del 1999, ed infine dalla legge Gasparri (prima del 2003, bocciata dal Presidente e seconda del 2004).
I partiti maggiori si distribuirono un canale ciascuno, consegnando le TV private a Berlusconi e decidendo di offrire ai cittadini solo le varie interpretazioni dei fatti da propaganda politica.

Degno di nota un commento sull'Europeo di Vittorio Feltri del 1990 sui fatti:
"Per quattordici anni, diconsi quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia; e il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l'altro la perla denominata 'decreto Berlusconi', cioè la scappatoia che consente all'intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente. Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Bettino Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura, in un soprassalto di dignità, e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna."


Nei Paesi civili, la TV pubblica è gestita in modo autonomo e l'informazione che offre è indipendente dai partiti; raccontano cioè i fatti, non l'interpretazione partitica del fatto. Esempi lampanti sono la BBC, la CNN, DW ecc.

Da noi invece, praticamente da sempre, l'informazione dei fatti non è mai esistita ed abbiamo dovuto sobbarcarci la manipolazione degli stessi secondo le varie e differenti interpretazioni che i vari partiti confezionavano secondo le loro rispettive propagande.

In questa logica, per mantenere le varie poltrone esistenti in RAI TRE e le clientele ad esse legate, prima il PCI, poi il PDS, i DS ed infine il PD hanno sottostato a qualsiasi tipo di compromesso con i governi ed i potenti di turno, regalando tra l'altro a Berlusconi, a più riprese, leggi e concessioni TV e di conseguenza l'immenso potere che ora usa per smantellare Stato ed Istituzioni.

Ed ora il Cavaliere ha deciso bene di smantellare pure la roccaforte rossa di RAI TRE offerta a suo tempo ai comunisti in cambio di tutto il resto.

Vediamo tutta la storia raccontata da Report (sono 7 parti):


Va bene così ragazzi, che ai rossi siano tolti pure i 30 denari che hanno ricevuto per aver tradito il popolo italiano e svenduto l'informazione.
Mi sembrerebbe giusto che il potere li insulti e sbeffeggi pure nel fare questo, che altro non meritano.

In effetti la cancellazione del concetto di spartizione partitica dell'informazione, pur sostituita dalla piena egemonia berlusconiana, mi sembra un passaggio obbligato per poter anche solo sognare in un dopo, in una nuova era dove il servizio pubblico, finalmente reso indipendente come è ora negli altri Paesi Civili, ci racconti solo i fatti, per quello che sono, lasciando a noi le opinioni ed ai propri giornali la propaganda.

sabato 19 dicembre 2009

Ma D'Alema, lavora per Berlusconi o per i suoi elettori?

D'Alema ieri ha detto che "se per evitare il processo di Berlusconi devono liberare centinaia di imputati di gravi reati è quasi meglio che facciano una leggina ad personam per limitare il danno all’ordinamento e alla sicurezza del cittadini".

Per il momento dal PD, si considera la posizione di D'Alema come "il male minore".
Arriva anzi la contrarietà di Nicola Latorre (quello dei pizzini in diretta TV) alla «delegittimazione giudiziaria del premier: avendo vinto Berlusconi le elezioni, deve governare questo paese fino a fine legislatura».
Peccato però che questo concetto non l'abbiano applicato facendo cadere, loro stessi, i Governi Prodi, e per due volte.


Poco importa che l'operazione leggina ad personam al momento appaia incostituzionale.
Sarebbe già pronto un testo-ponte che offra una moratoria di 18 mesi per permettere al premier di tirare avanti per il tempo necessario al Parlamento di modificare la Costituzione.


Che hanno ottenuto in cambio i dirigenti del PD per questa carineria?
Con che cosa li ha pagati Berlusconi?
Ma D'Alema, (e Bersani ed il resto) per chi lavorano, per i suoi elettori o per Berlusconi?



Questa gente, queste "Case della Cultura", non possono essere il Partito Democratico e comunque appare evidente come non sia loro intenzione fare opposizione al regime.

Abbiamo diritto ad una opposizione.
Marino e Grillo, Saviano e Travaglio, Genchi e Santoro, Di Pietro e De Magistris,
fatevi avanti uniti e dateci un'opposizione vera.
Noi ne abbiamo il diritto e voi il dovere!

venerdì 18 dicembre 2009

La mafia nella genesi di Forza Italia

Per Gioacchino Genchi, avvocato, ex funzionario di Polizia che ha lavorato per oltre 20 anni nelle più importanti indagini italiane con Falcone e Borsellino, da Palermo a Milano, ci sono le prove indiscutibili della presenza attiva della mafia nella fondazione di Forza Italia.
Esistono riscontri certi e provati.
Uno tra tutti, la data con cui nasce il partito di Forza Italia e la data in cui si organizzano i primi clubs a Palermo con le prime riunioni, di cui una viene tenuta, non a caso, all’Hotel San Paolo di Palermo dei costruttori Ienna per conto della mafia dei Graviano.


L'ala stragista di Cosa Nostra e Forza Italia

La Seconda Repubblica nasce nel momento in cui, nelle ceneri della Prima Repubblica, questi referenti di Cosa Nostra iniziano a cercare nuovi uomini, iniziano a cercare tra i rottami, tra le macerie di quella Prima Repubblica che si era consumata, quei soggetti che, anche per pregresse conoscenze nel campo imprenditoriale, come probabile investimento di risorse economiche e finanziarie della mafia, avevano dato un certo affidamento. Lì il mio lavoro fornisce e ha fornito ai processi e ne fornirà dei risultati che ritengo i più importanti in assoluto sotto il profilo dell’oggettività, della dimostrazione della genesi della nascita mafiosa del partito di Forza Italia, di come dei soggetti appartenenti a Cosa Nostra, appartenenti all’ala stragista di Cosa Nostra, che certamente ha consumato le stragi del 1993, agiscano in perfetta sintonia con le fasi prodromiche e organizzative del partito di Forza Italia a Palermo e in tutta Italia.../... il gregario di Leoluca Bagarella era in contatto con esponenti romani appartenenti alla massoneria, collegati alla P2, con i quali si sono fatte delle riunioni a Palermo e in Sicilia in date ben precise, tra Palermo e Catania e ci sono dei contatti telefonici con questi soggetti e, immediatamente dopo, a stretto giro questi soggetti hanno chiamato direttamente a casa di Silvio Berlusconi.




I PM di Palermo il 26 novembre 2002 si recarono a Palazzo Chigi per interrogare Berlusconi per chiarire l'origine dei capitali di Fininvest. Le investigazioni fanno ritenere che nelle casse delle aziende del Cavaliere sia stato versato denaro proveniente dai traffici illeciti della mafia palermitana.

Ma egli scelse di tacere.

Berlusconi avrebbe ricevuto finanziamenti "non trasparenti" fra il 1970 ed il 1980 e secondo i riscontri, l'origine delle fortune economiche del Premier sarebbe collegata agli incontri riservati nella 'Milano da bere' di Craxi, satura di siciliani intenzionati ad investire, con esponenti della mafia.

Ma Silvio Berlusconi preferisce restare in silenzio davanti ai giudici che processano il suo amico Marcello Dell'Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Silvio tace di fronte a loro, ma li attacca ferocemente appena esce dall'aula giudiziaria.


Sono un centinaio le domande molto precise e circostanziate che i Giudici volevano porre al Presidente del Consiglio; intendevano far ricostruire al teste i flussi finanziari relativi alle società del gruppo Fininvest, e poi la vera genesi del rapporto con Dell'Utri, la posizione dell'imprenditore Francesco Paolo Alamia e del finanziere Filippo Alberto Rapisarda, molto amici entrambi di Vito Ciancimino e del mafioso palermitano Gaetano Cinà, morto due anni fa e imputato assieme a Dell'Utri, condannato in primo grado a 6 anni per associazione mafiosa.

Queste domande ed i riscontri probatori delle indagini dettagliate che le hanno prodotte, sembra che stiano per uscire in completezza nei prossimi giorni.

Escort per Di Pietro?

Questo riepilogo non è disponibile. Fai clic qui per visualizzare il post.

giovedì 17 dicembre 2009

Conferme e disgusto.

Un altra conferma a favore del dubbio sui danni nefasti al faccione di Berlusconi viene del TG3 che ho appena visto:"Berlusconi è stato DIMESSO....purtroppo solo dall'ospedale ed è tornato a casa ma non si farà vedere in pubblico finchè non sarà andato in Svizzera in una clinica privata a farsi cancellare tutti i segni prodotti dell'attentato".

Intanto, sono salite a 1.000 le morti sul lavoro dall'inizio dell'anno.

Meditate gente, meditate e RABBRIVIDITEEEE!!

Meditate gente, meditate.

Non riesco a mettere il filmato di Daniele Luciano, ma andate a vederlo tramite questo link.

...sarebbe anche ora che impari :D



Io sono completamente daccordo con Daniele, questo Berlusconi è capace di tutto, anche di questo pur di rimanere al centro dell'attenzione e del POTERE.

ITALIANI PERLUSCONIANI, SVEGLIATEVIII!!!

Finanziaria: Berlusconi privatizza le Forze Armate

Le forze armate italiane non saranno più gestite dallo Stato ma diventeranno una società per azioni.
Sembra uno scherzo vero? Invece è una legge, nascosta tra i cavilli della Finanziaria approvata in poche ore con il voto di fiducia soffocando il dibattito parlamentare, e sarà esecutiva in poche settimane.

Così in sordina, praticamente all'insaputa di tutti, tutte le spese della Difesa diventeranno un affare privato gestito da un consiglio d'amministrazione e da dirigenti scelti soltanto dal ministro in carica.
Senza nessun controllo del Parlamento, senza nessuna trasparenza.

Un intero ministero viene privatizzato in modo inosservato, introducendo un concetto senza precedenti, prova generale di un progetto ben più ampio: lo smantellamento dello Stato e la sua privatizzazione.

Dopo la Difesa si potrà difatti intervenire con le stesse regole sull'Istruzione e sulla Sanità, e poi sulla Giustizia. Questi settori vitali delle istituzioni non saranno più amministrati sotto il controllo del Parlamento, ma diverranno società d'affari.


La Spa che gestirà le Forze Armate avrà anche numerose ed importanti prerogative.

Ad esempio potrà costruire centrali energetiche d'ogni tipo senza nessuna autorizzazione degli enti locali: termovalorizzatori e nucleare. Nelle caserme e nelle basi privatizzate sarà possibile realizzare di tutto, ed il segreto militare si sposerà con l'interesse economico, togliendo ogni potere alle comunità e ogni ruolo a Comuni, Province e Regioni, che dovranno restare fuori dai reticolati con i cartelli 'zona militare' che saranno utilizzati d'ora in avanti per difendere quei ricchi business.
E le regole attuative per ora verranno stabilite da un decreto di La Russa.

Vediamo l'esempio di Finmeccanica; l'holding oggi vende oltre il 50% dei suoi sistemi alle Forze Armate. Da domani li comprerà un'altra spa; due aziende alimentate con soldi pubblici faranno affari privati.
Ed i burattinai politici ne sceglieranno gli amministratori.


Il fascismo come lo ricordiamo, olio di ricino e manganello, è roba da dilettanti.
Questi come smantellamento dello Stato fanno sul serio cari amici, altro che marcia su Roma, fèz e balilla.

IL PARTITO DELL'AMORE E DELLA PACE, PER TUTTI


BASTA!
MI SI CONSENTA!!

NON POSSO PIU' TACERE DI FRONTE A QUESTE MENZOGNE OFFENSIVE, CRIBIO!!

E' BENE CHE TUTTI SAPPIANO IN QUESTO BLOG SOVVERSIVO, CHE E' LA SINISTRA CHE AGGREDISCE OFFENDENDO E CREANDO IL CLIMA DI TERRORE, SCONTRO ED AGGRESSIONE, E CHE INVECE NOI DEL POPOLO DELLA LIBERTA' DIFFONDIAMO SOLO AMORE E PACE, PER TUTTI.


NATURALMENTE APPARE CHIARO A TUTTI CHE QUANDO VI HO APOSTROFATI CON I SEGUENTI TERMINI, ESSI ERANO ESCLUSIVAMENTE GRAZIOSE MANIFESTAZIONI D'AFFETTO E AMORE CHE VOI ROSSI, NELLA VOSTRA MALEVOLA E CONGENITA MALAFEDE, AVETE VOLUTAMENTE TRAVISATO.



LISTA EPITETI AFFETTUOSI & GRAZIOSI DA VOI MALIZIOSAMENTE TRAVISATI:

Innanzitutto: - Kapò e Coglioni, disgraziati e mentecatti - per tutti.

- Veltroni è un coglione (Berlusconi, 3/9/95)
- Veltroni è un miserabile (Berlusconi, 4/4/2000)
- Giuliano Amato, l'utile idiota che siede a Palazzo Chigi (Berlusconi, 21/4/2000)
- Prodi? Un leader d'accatto (Berlusconi, 22/2/95)
- La Bindi e Prodi sono come i ladri di Pisa: litigano di giorno per rubare di notte (Berlusconi, 29/9/96)
- Prodi è la maschera dei comunisti (Berlusconi, 22/5/2003)
- Prodi è un gran bugiardo pericoloso per tutti noi (Berlusconi, 21/10/2006)
- Prima delle elezioni ho potuto incontrare due sole volte in tv il mio avversario, e con soli due minuti e mezzo per rispondere alle domande del giornalista e alle stronzate che diceva Prodi. (Berlusconi alla scuola di formazione politica di Forza Italia, 2 luglio 2007)
- Con Prodi a Palazzo Chigi è giusto dire: piove governo ladro (Berlusconi, 10/4/2008)
- Il centrosinistra? Mentecatti, miserabili alla canna del gas (Berlusconi, 4/4/2000)
- Signor Schulz, so che in Italia c’è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò (inaugurando la presidenza italiana dell’Unione europea e rispondendo a una domanda del capogruppo socialdemocratico, il tedesco Martin Schulz, sul conflitto d’interessi, 2 luglio 2003)
- Sono in politica perché il Bene prevalga sul Male. Se la sinistra andasse al governo l’esito sarebbe questo: miseria, terrore, morte. Così come avviene ovunque governi il comunismo (Berlusconi, 17/1/2005)

- Lei ha una bella faccia da stronza! (alla signora riminese Anna Galli, che lo contestava, 24/7/ 2003)
- Non credo che gli elettori siano così stupidi da affidarsi a gente come D’Alema e Fassino, a chi ha una complicità morale con chi ha fatto i più gravi crimini come il compagno Pol Pot (Berlusconi, 14 dicembre 2005)
- Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse (discorso di Berlusconi davanti alla Confcommercio il 4/4/2006)
- Le nostre tre “I”: inglese, Internet, imprese. Quelle dell’Ulivo: insulto, insulto e insulto (27/5/2004)

- Non dire sciocchezze Follini, la verità è che su Mediaset nessuno ti attacca mai ... e se continui così, te ne accorgerai. Vedrai come ti tratteranno le mie TV (Discussione con l’Udc Marco Follini, secondo i quotidiani dell’11 luglio 2004).

- I giudici sono matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana... Se fai quel mestiere, devi essere affetto da turbe psichiche” (Berlusconi, The Spectator, 10/9 2003)
- In tutti i settori ci possono essere corpi deviati, ... ci sono toghe che operano per fini politici. Sono come la banda della Uno bianca” (Berlusconi, dopo l’arresto del giudice Renato Squillante, 14/5/96. Ma il riferimento è per quelli che l’hanno arrestato)
- I Ds sono i mandanti delle toghe rosse. Noi non attacchiamo la magistratura, ma pochi giudici che si sono fatti braccio armato della sinistra per spianare a questa la conquista del potere (Berlusconi, 1/12/99)


- I giudici di Mani Pulite vanno arrestati, sono un’associazione a delinquere con licenza di uccidere che mira al sovvertimento dell’ordine democratico” (Vittorio Sgarbi, “Sgarbi quotidiani”, Canale5, 16/9/94)
- Gian Carlo Caselli è una vergogna della magistratura italiana, siamo ormai in pieno fascismo: si comporta come un colonnello greco, in modo dittatoriale, arbitrario, intollerante. I suoi atti giudiziari hanno portato alla morte (Vittorio Sgarbi, 8/12/94)
--> Nelle mie televisioni private non ci sono mai state trasmissioni con attacchi, perchè noi siamo liberali (Berlusconi, 21/ 5/2006)


- E' in corso una vera e propria persecuzione giudiziaria nei suoi confronti , che porta il paese sull'orlo della guerra civile (Silvio Berlusconi, - ufficio di presidenza del Pdl - Ansa, 29/11/09)


- Si è messo mano all’arma dei processi politici per eliminare l’opposizione democratica. Non siamo più una democrazia, ma un regime. Da oggi la nostra opposizione cessa di essere opposizione a un governo e diventa opposizione a un regime (Berlusconi, dopo una condanna in primo grado tangenti, 8/8/98)

- La libertà non si può più conquistare in Parlamento, ma con uomini lanciati in una lotta di liberazione. Senza la devoluzione, da qui possono partire ordini di attacco dal Nord. Io sono certo di avere dieci milioni di lombardi e veneti pronti a lottare per la libertà (Umberto Bossi al “parlamento padano”, presente Berlusconi, Ansa, 29/9/2007)
- Boicotteremo il Parlamento, abbandoneremo l’aula, se necessario daremo vita a una resistenza per riconquistare la libertà e la democrazia (Berlusconi, 3/3/95)

- In Italia c’è uno Stato manifesto, costituito dal governo e dalla sua maggioranza in Parlamento, e c’è uno Stato parallelo: quello organizzato in forma di potere dalla sinistra nelle scuole e nelle università, nel giornalismo e nelle tv, nei sindacati e nella magistratura, nel Csm e nei Tar, fino alla Consulta. Se si consentirà a questo Stato occulto di unirsi allo Stato palese, avremo in Italia un regime vendicativo e giustizialista, mascherato di legalità e ostile a tutto ciò che è privato
(Berlusconi, 5/4/2005)

- Adesso diranno che offendo il Parlamento ma questa é la pura realtà: le assemblee pletoriche sono assolutamente inutili e addirittura controproducenti (Berlusconi, 21/5/2009)

- Il presidente Scalfaro è un serpente, un traditore, un golpista (Berlusconi, La Stampa, 16/1/95)
- Altro che impeachment! Scalfaro andrebbe processato davanti all’Alta Corte per attentato alla Costituzione. E di noi due chi ha maneggiato fondi neri non sono certo io. D’altra parte, Scalfaro da magistrato ha fatto fucilare una persona invocandone contemporaneamente il perdono cristiano. Bè, l’uomo è questo! Ha instaurato un regime misto di monarchia e aristocrazia (Berlusconi 18/1/95)
- Io non sono in contrasto con il capo dello Stato, non ne ho nessun motivo, anzi sono un suo sostenitore convinto. Ho con lui un rapporto molto cordiale" (Berlusconi, 28/2/95)
- Ma vaffanculo!" (Berlusconi, accompagnando l’insulto con un gesto della mano, mentre il presidente emerito Scalfaro denuncia in Senato il «servilismo» della politica estera del suo governo nei confronti degli Usa sull’Iraq, 27/9/2002)
- Italia vaffanculo (Tre eurodeputati leghisti, commentando in aula a Strasburgo l'intevento del presidente Carlo Azeglio Ciampi, 5/7/05)
- Questi signori, che hanno vinto delle elezioni taroccate, hanno arrogantemente messo le mani sulle istituzioni: il presidente della Repubblica è uno di loro (Berlusconi, riferendosi al presidente, Giorgio Napolitano, 21/10/06)


ED ECCO ANCHE UN FILMATINO CARICO DI AMORE E PACE:

*QUESTO* E' IL PARTITO DELL'AMORE E DELLA PACE PER TUTTI, CRIBBIO!!
SE SIETE DEI POVERI SOVVERSIVI IGNORANTI E GREZZI, PIENI SOLO D'ODIO ROSSO E INCAPACI DI COMPRENDERE L'AMORE, NON E' COLPA DEL PREMIER EH!!!

mercoledì 16 dicembre 2009

Casus belli

Fabrizio Cicchitto: "Abbiamo ricordato agli italiani la campagna di odio e di disprezzo contro Berlusconi che ha innescato una serie di reazioni a catena che hanno portato al gesto di Tartaglia, alla sua esaltazione su Facebook da parte di migliaia di estremisti". "Capiamo come dopo quello che è accaduto c'è chi ha la coscienza sporca ed è alla ricerca di un alibi e quindi di un altro bersaglio".


Casus belli è un'espressione latina che significa letteralmente è causa della guerra

Il termine casus belli è usato spesso in tono ironico e sarcastico per indicare non il reale motivo di scoppio di una aspra contesa, ma solo il pretesto addotto per motivare azioni offensive da lungo tempo premeditate.

Il motivo che spinse la Grecia a marciare verso Troia è spesso definito un "casus belli", così come lo fu l'assassinio di Sarajevo per la II guerra mondiale.

L'assassinio dell'erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico e della moglie produsse un grande shock in tutta Europa, e ci fu subito molta simpatia per la posizione austriaca. Il governo di Vienna vide così la possibilità di sistemare una volta e per tutte la situazione con la Serbia.




Maroni ci ha informato, per il momento, che aveva già pronte "Nuove leggi per internet e cortei", ma che tutto sommato gli serviva una situazione più aspra per riuscire a motivarle adeguatamente.
Oltre ad efficaci "filtri" alla navigazione web attivati sui motori di ricerca, il ministro ci annuncia anche provvedimenti per intervenire direttamente sulle pagine che incitino alla violenza, oltre alla "regolamentazione" delle manifestazioni.

Credo tuttavia che in questa prima fase, il peso maggiore di questa occasione verrà fatto pesare sulle minoranze interne o quasi, come Fini e Casini.

martedì 15 dicembre 2009

Come i caimani di Berlusconi stanno strumentalizzando l'aggressione di un folle


In un Paese normale, l'atto inconsulto di uno squilibrato subìto dal Premier sarebbe stato circoscritto nella ragionevolezza dopo l'epressione di solidarietà degli avversari politici.

Purtroppo questo non è un Paese normale ed ovunque tra i collaboratori del Premier stà montando la strumentalizzazione.

Il populismo televisivo su cui Berlusconi basa tutta la sua propaganda e dal quale trae il consenso, ha bisogno per esistere di sbandierare lo spauracchio di costanti nemici e pericoli imminenti sui quali motivare, ravvivare e cementare il fanatismo dei suoi fedeli.

I collaboratori del premier conoscono molto bene questo aspetto e non si sono lasciati scappare l'occasione del gesto sconsiderato di un pazzo per rovesciare il tavolo politico.

La reazione dei caimani del premier è stata durissima: hanno duramente accusato chiunque si sia opposto nelle scorse settimane alle richieste del premier di essere i "mandanti morali" di quell'aggressione.
E una bassa ed evidente strumentalizzazione destinata a stravolgere radicalmente gli eventi in corso di sviluppo fino al comizio del Cavaliere.

Feltri oggi, nel Giornale di Berlusconi, non si limita a sparare a zero sugli avversari del governo per quanto successo a Milano, ma va ben oltre, anticipando agli avversari "interni" del Premier che ora chi si opporrà alla revisione della Costituzione ecc. sarà immediatamente sputtanato come "amico di Tartaglia".

E' fin troppo palese che il volto insanguinato di Berlusconi sarà usato e brandito come uno strumento di attacco politico contro l'opposizione, e soprattutto contro i dissidenti interni del Pdl, partendo da Gianfranco Fini.

Gran spazio dunque allo spirito di esclusionen intolleranza e violenza che sono il segno distintivo di questa cultura di governo.
* Chi ha armato la mano del matto?
* Chi è il mandante?
* Di chi è la colpa?
* E quindi chi deve essere sorvegliato, punito, imbavagliato, espulso?
* Quali sono i giornali, i giornalisti, i social network che devono ammutolirsi?
* Quali regole e controlli dare alle manifestazioni pubbliche?
* Quali sono gli autori di questa "cultura responsabile del clima d'odio" da mettere sotto accusa?

Assisteremo nei prossimi giorni alla chiamata a raccolta attorno al premier «vittima del terrorismo e dell'odio» e lì si che chi non ci starà sarà tagliato fuori.
Ed il sangue sul viso del Premier sarà usato per imporre la riscrittura della Costituzione e ottenere un nuovo e definitivo Lodo Alfano, che è il vero obiettivo dei caimani del Presidente del Consiglio.

Ci aspettano tempi bui ragazzi.

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lunedì 14 dicembre 2009

l'ultima ferita

l'ultima ferita di questo Paese è che qualcuno, forse psicolabile, forse mandato, forse autonomo, ha colpito il presidente del consiglio.
non serve tanta ipocrisia: il fatto è sicuramente esecrabile ma... era nell'aria. Oggi ho visto tanta gente sorridere, parlando tra amici, e stracciarsi le vesti in veste pubblica.
ci fu un attentato, in tempi remoti, anche a Togliatti; Giovanni Paolo II l'hanno quasi ammazzato, e i Kennedy e MLK? e i tanti e tanti, e Allende, e la città di Guantanamo? e... basta non andiamo oltre.
la verità è che non se ne può più. sono un non violento, non avrei mai fatto una cosa del genere, non sono convinto esattamente della ricostruzione dei fatti ma è un fatto: quella maschera di sangue, quel volto tumefatto non andava fatto, per lui, per la sua salute, per la salute degli italiani e di tutto il mondo che ora venererà come eroe, quasi alla stregua di Mangano?, uno che... come si possono elencare i "come" di questo signore?
E' ora che vada a casa, come a casa devono andare i suoi giannizzeri ed i cortigiani dell'opposizione. la gente è stanca, stanca di sentirsi prendere in giro, stanca di leggi fatte in un certo modo, stanca di altre leggi non rispettate, stanca di trovarsi un attentato, una peste bubbonica, un'influenza ogni volta che si tratta di coprire qualcosa di grave che deve essere nascosto. questa è la verità.
il resto è pieno di fandonie ed ipocrisia.
sarebbe ora che ciascuno avesse il coraggio di riprendersi la propria dignità, di rivolere e richiedere ciò che è suo, senza delegare tutto a qualcuno che poi, cambiano i nomi, è sempre lo stesso: lo psicopensiero del grande fratello aleggia e continuerà ad aleggiare finché non soffi di nuovo il vento...

ATTENTATO.

Tutti stanno condannando ipocritamente il gesto di Massimo Tartaglia che a mio avviso ha solo il torto di non aver chiuso la partita subito, infatti adesso sarà un'altro calvario di settimane a parlare solo del fatto e poi ricominciare come o peggio di prima.

Ma perchè invece di dire, l'unico a essere stato obiettivo e reale è stato Di Pietro,:"Condanniamo il gesto senza ma e senza però", non ci chiediamo il PERCHE' un pazzo scatenato ha tirato il Duomo a Berlusconi?

- Dopo le dichiarazioni di questi giorni di Berlusconi contro la Costituzione, Napolitano, Fini, le Sinistre, la Legalità, la Morale, l'Ugualianza, insomma contro tutti e tutto, come puoi pensare che non ce ne sia uno trà 59.999.999 di italiani che si toglie dalla maggioranza del coro dei perbenisti e ipocriti e materialmente compie il gesto che milioni di persane auspicavano?

Ci dobiamo rendere conto che questo personaggio insieme ai suoi schiavi leccaculo, stà distruggendo l'Italia e il fegato degli italiani.

E' ora di dire BASTA con forza e decisione, forza e decisione che purtroppo i politici di sinistra non hanno e quini è anche colpa loro se un'italiano si è immolato ad eroe.

Il 5 Dicembre quelli che erano in piazza a Roma, non hanno compiuto il gesto solo perchè Berlusconi non c'era, ma se ci fosse stato un mattone del Colosseo a mio avviso gli sarebbe arrivato.

Massimo TraRtaglia è solo il frutto della società spinta da Berlusconi e cioè: essere protagonisti a ogni costo e a tutti i costi il solo rammarico è che non l'ha finito e ora ci dovremo sorbire giorni e giorni di calvario mediatico tutti a dire ipocritamente, poverino, solo un miracolo l'ha salvato, mentre se Massimo avesse portato a compimento l'opera, in pochi giorni Berlusconi sarebbe scomparso dalla scena del mondo come è venuto.

ITALIANI BERLUSCONIANI E NON, SVEGLIATEVI E INCAZZATEVIIIII!!

La "gente" inconscia (ed ipnotizzata) continua a danzare sul Titanic Italia che affonda

Mentre il Titanic affondava lentamente ma inesorabilmente, parte dei viaggiatori continuava a danzare e brindare, incapaci di comprendere l'immane tragedia che stava realmente accadendo.

Temo che sia tempo di prepararci, noi disillusi, che rimane poco tempo.

Ampie fasce di popolazione continuano inconscie a ballare su questo Titanic oramai semiaffondato. Un popolo alla deriva come orsi polari su lastre di ghiaccio sempre più piccole in inesorabile scioglimento. Non comprende cosa l'abbia sbattuto in mezzo a questo buio oceano, ma vagheggia illuso che finché c'è ghiaccio c'è speranza.

Silvio Berlusconi è oramai finito.
Anche se la sua agonia politica sarà lunga e lacerante.
La sua volontà sovrumana di sopravvivenza alla decadenza fisica ed alla Giustizia ha mantenuto in vita artificiale le illusioni di un Paese che non esiste più, di un'economia che non c'è più.
Il dopo Berlusconi è già partito ed i suoi ex collaboratori Casini e Fini si preparano alla successione.
Persino Bersani stà abbandonando la nave Berlusconiana, così come fanno i topi quando essa sta per affondare.

L'Italia è un lastrone di ghiaccio alla deriva che si sta sciogliendo.
Come il topo ipnotizzato dal pitone, il suo popolo resta paralizzato e non distogliere gli occhi da un vecchio suonatore di piffero psicolabile, mentre tutto attorno le cose e lo Stato stesso vanno a pezzi.

In troppi continuano illusi e lobotomizzati a danzare fantasticando e sognando su questo Titanic Italia.

La nostra è l'economia di uno Stato in fallimento.
I giornalisti prezzolati che oggi scrivono dei nostri inesistenti successi, completamente asserviti al sistema, solo il giorno dopo ci avvertiranno ufficialmente e ci racconteranno che era imprevedibile, così come è invece chiarissimo e noto per chiunque voglia vedere.
Forse solo la Grecia in Europa ha una situazione drammatica come la nostra, ma il presidente greco Papandreou ne è consapevole, così come il suo popolo.
Temono la bancarotta e la perdita di sovranità nazionale, il commissariamento dello Stato e l'impossibilità di procedere con una politica economica autonoma in quanto esiste il forte rischio che i titoli di Stato greci diventino carta straccia come i Tango bond argentini.

Ma la Grecia ha 300 miliardi di euro di debito pubblico, l'Italia 1.800, in aumento di quasi un miliardo al giorno.
Chi oggi compra i nostri Titoli di Stato, ministeri del Tesoro ed istituzioni finanziarie mondiali, per proteggersi dal rischio bancarotta di stato contrae polizze assicurative e l'Italia è prima nel mondo per polizze contratte contro il rischio di una sua bancarotta.

Che altro deve succedere per disilludere questa "gente" ipnotizzata, per fargli comprendere che il Titanic sta affondando?

Quando l'economia ci presenterà un conto che, noi ignari, non sapremo come pagare, implacabilmente lo stesso farà la Storia.

In una situazione di default generale, la Lega che da sempre esige la secessione del Nord avrà tutte le condizioni per ottenerla, in quanto nel pieno di una crisi economica e politica nulla potranno i nazionalisti del PDL per l'unità d'Italia.
E lo stesso faranno le mafie al sud, che in Sicilia hanno lo stesso obiettivo fin da Salvatore Giuliano.

Non finirà come in Jugoslavia perchè noi italiani tutto sommato ci frequentiamo da migliaia di anni e non bombarderemo le nostre Sarajevo.

Ma siamo realisti; un Paese che ha un Napolitano presidente della Repubblica, il mafioso Schifani presidente del Senato ed il ricco pifferaio Presidente del Consiglio è un Paese morto. Economicamente e politicamente.

Siamo zombie che camminano.
Leonardo DiCaprio e Kate Winslet sognanti sulla prua di un Titanic dalle ore contate.

Aggressione a Silvio Berlusconi


Silvio Berlusconi è il nostro principale avversario politico, ma questa è un'immagine indegna di un Paese civile e che solo la follia di uno psicolabile, come è stato, può concepire.

Silvio Berlusconi deve lasciare la guida del Paese al più presto perchè ne stà distruggendo sia il tessuto economico che quello istituzionale, egli deve accettare i processi, nei quali deve difendersi dalle accuse a lui mosse, ma oggi, condannando fermamente l'atto violento dello squilibrato, gli auguriamo una pronta guarigione.

domenica 13 dicembre 2009

Casini pronto per un "fronte anti-premier" da Bersani a Fini

Come ipotizzavamo ieri, qualcosa è accaduto.

Il leader dell'UDC, convinto di poter diventare il primo partito assieme a Rutelli, lancia parole importanti quanto decise, coinvolgendo direttamente Di Pietro, Bersani e Fini:
"Se ci saranno elezioni anticipate le forze democratiche si uniranno per batterlo, e ci saranno delle sorprese".


Bersani considera l'apertura di Casini molto seria e una conferma importante in vista di un'alternativa di governo, ipotizzando un nuovo schieramento molto ampio capace di sostituire questo governo.

Qualcosa si muove davvero dunque.

sabato 12 dicembre 2009

Un fatto nuovo; Bersani: "Il Cavaliere va mandato a casa"


Forse qualcosa sta davvero per accadere, perchè oggi Bersani, il diversamente concorde, è arrivato ad affermare: "Il Cavaliere va mandato a casa".
...incredibile no?


E' da tempo che i cittadini, la società civile, i lavoratori, gli studenti lo urlano con sdegno e disperazione, ma sono sempre stati considerati girotondisti o grillini, giustizialisti e populisti, demagoghi e dipietristi o comunque violenti e facinorosi.
E invece oggi che Berlusconi appare fuori di testa, il Pd sembra quasi costretto a prendere posizione contro il Presidente del Consiglio, suo benefattore e socio in affari a cui ha concesso tutto: dalle reti TV al conflitto di interessi, dall'impunità alla ricchezza attraverso le concessioni televisive.
Loro che con il Premier si sono spartiti poltrone e fette d'Italia.

Bersani è forse costretto a questo dopo che persino grandi industriali come l'A.D. di Prada prende una posizione durissima nei confronti del Premier e di questo governo; "Bisogna creare le condizioni per buttare fuori Berlusconi dal Parlamento italiano".

Parole mai nemmeno ventilate sino ad ora dal PD.



venerdì 11 dicembre 2009

Il premio Nobel per la pace.

Mostruoso Obama:"PER DIFENDERE LA PACE A VOLTE CI VUOLE LA GUERRA".
Avevo qualche speranza in quest'uomo che si candidava alla presidenza degli Stati Uniti D'America e che poi Presidente si è ritrovato.
Oggi sono esterefatto per quello che non ha fatto nonostante le splendide enunciazioni.
Le uniche cose che ha portato a termine sono:
-Finanziare con denaro pubblico le Banche in bancarotta.
-Confermare le guerre in Irak e Afganistan, anzi, mandando altri 30.000 soldati incitando gli stati alleati a mandarne anche loro, infatti l'Italia grazie a Berlusconi e La Russo, ne manderà altri mille, ma dimenticavo, noi siamo là con una missione di pace.
-Avete forse visto voi che abbia fatto qualcosa di concreto contro l'inquinamento e sul surriscaldamento del pianeta?
Ma sì, forse riuscirà a dare agli americani la Mutua......FORSE.
Tutto ciò è disarmante, deprimente e sconvolgente come ormai sia manifesta la incapacità dei governanti del mondo e..........Berlusconi docet!

Berlusconi a Bonn attacca le istituzioni italiane



Al Congresso del Partito Popolare Europeo in corso a Bonn, Silvio Berlusconi, Presidente del consiglio, ha deciso di attaccare:
* la Costituzione Italiana, annunciando che la cambierà
* il Presidente della Repubblica, considerandolo comunista
* la Corte Costituzionale, definendola uno strumento politico al servizio dei giudici di sinistra.

Sembra quasi routine quotidiana, che il nostro Premier ci ha da tempo abituati a queste sparate.

Ma proviamo ad immaginare se una dichiarazione simile fosse fatta da Sarkozy o dalla Merkel.
Immaginiamo che Sarkozy si presenti a Bonn e dichiari la sua intenzione di abbattere la Costituzione Francese ed attaccando le massime autorità istituzionali della Francia.
Un brivido ci correrebbe su tutto il corpo, in quanto questo significherebbe una profonda lacerazione della Francia nella quale saremmo coinvolti come europei.

Le intenzioni di Berlusconi sono oramai non solo chiare, ma dichiarate in modo ufficiale.
"C'è una sinistra che ha attaccato il presidente del Consiglio su tutti i fronti inventandosi calunnie. Chi crede in me è ancora più convinto. Tutti si dicono: 'Dove si trova uno forte e duro, con le palle come Silvio Berlusconi?'".

Il Premier dunque, dopo aver ridotto il Parlamento ad un suo servizio privato, si appresta a stracciare la Carta Costituzionale e ad eliminare la Consulta, che resta l'ultimo baluardo in difesa della Costituzione.
Questo cari amici si chiama fascismo, che attendiamo per capirlo l'olio di ricino?

Se le istituzioni non sapranno trovare il modo di fermare questo scempio, ora e subito, possiamo cominciare a salutare la fine di ciò che resta di questa nostra democrazia.

.

Il "Manifesto" del popolo VIOLA dopo la manifestazione del 5 dicembre


I ragazzi del No-B-Day appaiono decisi a non disperdere il grande patrimonio civile che la partecipazione spontanea e fuori dai partiti ha mostrato alla manifestazione del 5 dicembre.

Il "No Berlusconi Day" ora sta realizzando un suo manifesto presentando proposte inedite fondate sulla partecipazione attiva dei cittadini.

L'iniziativa del 5 dicembre, nata spontaneamente dalla rete, ci ha svelato un inestimabile patrimonio politico e civile al quale tocca assolutamente dare concretezza politica e continuità, per tradurre quest'onda spontanea di indignazione, amore per le istituzioni e partecipazione democratica in un concreto contributo al Paese.

Iniziano ad intravedrsi alcune forme organizzative stabili, nella consapevolezza che "la risposta alla domanda sul come continuare è scritta dentro ciascuno di noi e comunque va rintracciata nell'intelligenza collettiva che ha dato vita alla più importante manifestazione degli ultimi decenni e che ha espresso l'aspirazione di vivere in un Paese migliore: uno Stato di diritto ed una società delle libertà e dei diritti, come indica la nostra Costituzione".

E non mancano le proposte concrete.
Il popolo viola deve far vedere che esiste, ai partiti, ai parlamentari ed al mondo presidiando ad esempio il Parlamento con un migliaio di persone viola per ogni sua riunione annuale (circa 200), per ricordare innanzitutto ai parlamentari l'opinione del popolo viola.
E poi ci sono le proposte di meeting domenicali regionali, con gazebo ed attrezzature video, al fine di informare i cittadini su ciò che gli strumenti "di informazione" non informano, e mostrare quei documenti (video di youtube, sentenze dei tribunali, ecc.) fondamentali per comprendere la reale entità dei fatti ed offrire loro le condizioni di esercitare il diritto di voto con un minimo di informata consapevolezza.
Ci sono poi gli appuntamenti importanti ai quali non mancare, come l'adesione alla manifestazione nazionale contro il Ponte sullo Stretto che si terrà a Villa San Giovanni il 19 dicembre prossimo.

Il popolo viola è in movimento dunque e speriamo che tenga duro!

giovedì 10 dicembre 2009

ITALIANIIIII!


Operai e dipendenti a busta paga, RABBRIVIDITE e INCAZZATEVI, perchè Berlusconi, Tremonti e compagni vi stanno portando via il TFR.

ITALIANI TUTTI, SVEGLIATEVIIIII!!!!

L'arresto dei mafiosi; Il Giornale dà notizia 2 ore prima

Vorrei tornare sull'arresto dei due mafiosi ricercati, Nicchi e Fidanzati (di cui abbiamo già raccontato la vergogna dei poliziotti per la messinscena del falso arresto) e sull'ampio spazio che i media controllati da Silvio Berlusconi vi hanno dedicato.

Notevole è l'impegno profuso in questo senso da Il Giornale, che ricordiamo essere di proprietà del Premier e diretto da Feltri, che ha pubblicato la notizia nella versione online sabato 5 dicembre con ampio risalto due ore prima che l'arresto avvenisse.



L'arresto di Nicchi è stato comunicato dalle istituzioni come avvenuto alle 14.48.
Tutti i canali informativi hanno ricevuto e diffuso la notizia dopo le 16.33
(AdnKronos lancia il comunicato alle 17.01) ma Il Giornale, come visibile nell'immagine, pubblica la notizia alle 12.18


Interessante non credete come la cosa confermerebbe l'interpretazione di Genchi ?

mercoledì 9 dicembre 2009

Le 11 domande della Padania a Berlusconi



Da Vespa a Bossi, è una vera gara a dimostrare a reti quasi unificate come Spatuzza ed i fratelli Graviano siano inaffidabili, come tutte le loro tesi siano assurde montature e, sprattutto, come i Magistrati siano solo dei pazzi facinorosi, e pure estremisti.

E' davvero un peccato che i cittadini non abbiano memoria storica e che i media si guardino bene dal rifrescargliela.

Vediamo queste interessanti 11 domande che La Padania, organo ufficiale della Lega di Bossi, ha rivolto a suo tempo a Berlusconi.

martedì 8 dicembre 2009

Arresto Nicchi e Fidanzati; solo una montatura?

In contemporanea alle accuse di connivenza con la mafia e stragi del '93, rivolte a Berlusconi da Spatuzza e dai fratelli Graviano, ecco che appare l'insolita cattura di due latitanti, Nicchi e Fidanzati, che qualcuno considera solo una montatura:
"I veri poliziotti che hanno fatto quella cattura si sono vergognati, se ne sono andati e mi hanno telefonato, mi hanno detto qui stanno facendo uno schifo, perchè hanno organizzato una messinscena davanti alla questura, portando le persone loro, con i pullmann, per organizzare quell'apparente solidarietà alla polizia. Ma vi rendete conto di cos'è l'Italia? Che livello di bassezza abbiamo toccato? Che livello di mistificazione?"


Su questo argomento ho trovato una interessante argomentazione di Gioachino Genchi, avvocato, Vice Questore di polizia in aspettativa e consulente dell'Autorità Giudiziaria, che sembra offrire un'interpretazione dei fatti ben differente da quella sbandierata dai media in questi giorni.

lunedì 7 dicembre 2009

Pacchetto sicurezza (D.d.L. 733); si chiudono i Blog ribelli

Il 02 Dic. 09 il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet

La prossima settimana il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.

Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta".

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i "providers" dovranno oscurare il blog.


... sempre che il Blog non sia hostato all'estero. :D

Bossi: persona informata sui fatti?

Mi sembra che ci siano tutte le condizioni per la Magistratura di decidere di sentire il Ministro Bossi come persona informata dei fatti ... o no?



Il filmato di molti anni fa appare oggi estremamente attuale.

Questi partiti fanno parte del sistema che ha creato Berlusconi

Giovanni Favia spiega il suo punto di vista, ben oltre destra e sinistra ma per una democrazia legale e rappresentativa.
Cittadini che chiedono dignità per il loro Paese.
E morto un nano, che i partiti non ne creino un altro!



E diciamo la verità, tra tanti giovani puliti, tra Dario Fò e Franca Rame, tra Ovadia e il fratello di Borsellino, tra Giorgio Bocca e Margherita Hak ... la presenza di Bersani avrebbe stonato parecchio, lui che ritiene giusto che Berlusconi si difenda DAI suoi processi.

domenica 6 dicembre 2009

5 Dicembre 2009

5 Dicembre 2009, sicuramente una data storica.
E' stato bellissimo, ho gridato insieme a un milione di persone:
BERLUSCONI MAFIA!, BERLUSCONI DIMETTITI! BERLUSCONI NON CI RAPPRESENTI!
Insomma, ogni persona che parlava ci ispirava uno slogan diverso, ma tutti con lo stesso denominatore: PER IL BENE DELL'ITALIA, VATTENEEEEEE!!!!!
Oltre a Dario Fò, a Franca Rame, Ovadia, il fratello di Borsellino, Giorgio Bocca, Margherita Hak, hanno portato le loro testimonianze anche i giovani che sono sul campo a battersi contro la Mafia al sud e contro le ingiustizie di un mondo del lavoro che li vede tagliati fuori e io insieme a loro da sotto al palco abbiamo gridato a sqaurciagola: POLITICI INCAPACI DI RISOLVERE I NOSTRI PRBLEMI!
La cosa splendida è proprio stata questa, I GIOVANI ERANO TANTI, come non avevo mai visto e la speranza è che finalmente con questo splendido strumento che è Internet, si possano veramente iniziare battaglie reali contro gli incapaci e gli approfittatori.
Avremo modo di parlare ancora di questa manifestazione e di quelle che a mio avviso verrano in futuro fino alla resa di Berlusconi, Bossi e tutta la banda.
Ciao a tutti, ieri ho scritto e ggiunto un altra bella pagina al libro della mia vita.
Che son proprio belle cose!

Il NO Berluscony Day

Un fatto importante è senz'altro avvenuto.





















Non era mai successo che un milione di cittadini si autoconvocasse, complice la rete, e arrivasse a manifestare un forte dissenso antigovernativo in piazza senza l'organizzazione dei partiti nè dei sindacati.

La completa omologazione al regime di questi ultimi, di cui parliamo abbondantemente in altro topic, appare clamorosamente superata dalla spontaneità della protesta dei cittadini e del loro urlare "il re è nudo" in un coro di voci fuori dai partiti:
* “Fuori la mafia dallo Stato”,
* “Berlusconi dimettiti”,
* “Adesso basta”.

E fuori dai partiti e dai sindacati è stato l'improvvisato servizio d'ordine che 150 ragazzi tutti volontari, incontrati per la prima volta solo sabato sera, hanno efficacemente effettuato tenendosi per mano ed accompagnando il corteo, stupiti ed increduli loro stessi di quanto stava succedendo.
Avevano sorrisi veri e spontanei, non prestampati come quelli dei burocrati di partito che contano le loro greggi elettorali.

La marea viola del 5 dicembre appare come un evento innovativo ed un vero e proprio laboratorio politico, in quanto i cittadini sono apparsi i veri custodi della Costituzione, prima ancora dei magistrati, difendendola dal mercimonio partitico.

Una manifestazione straordinaria dunque, diversa e spontanea, con alti valori in
campo a difendere la legalità dello Stato e delle Istituzioni, abbandonate dai partiti. Una marea viola in piazza come esempio di un progetto politico alternativo a quello rinunciatario e stantio degli attuali partiti "d'opposizione" e contro il despotismo in atto.

Ieri è apparso chiaro che l'era catodica dove è rimasto Silvio Berlusconi e nella quale ha imprigionato cittadini e partiti, è superabile nell'era della rete e con la rete.


Del memorabile evento di ieri portiamoci a casa il viola cari amici, e tentiamo di costruirvi su un progetto politico alternativo agli attuali.

venerdì 4 dicembre 2009

Libertà d'espressione; no della RAI al NO-Berlusconi-Day


No Berlusconi Day; un'altro passo verso l'informazione di regime.

Le dirette di RaiUno, Due e Tre sono state negate agli organizzatori, nonostante il Tg3 e RAI3 abbiano offerto piena disponibilità a trasmettere l'evento, e nonostante la prassi da sempre usata preveda che se la diretta venga sollecitata da un gruppo parlamentare e l’evento è di interesse nazionale, questa debba essere concessa.

giovedì 3 dicembre 2009

Perchè la Ue snobba un Paese da barzelletta.

La mancata nomina di D'alema a ministro degli esteridell'Ue, alla quale personalmente non avevo mai creduto, ha inaugurato uno di quei bizzarri dibattiti all'italiana in cui si evocano trame e complotti fantasiosi per nascondere una verità banale quanto sgradevole.
La verità è che l'Italia è oggi il Paese più sputtanato dell'Occidente, per usare l'espressione dello sputtanatore, e quindi non si capiva il perchè l'Europa dovesse scegliere un italiano per rappresentarla nel mondo.
Nel delirio servile dei media nazionali, per settimane si è fatta passare l'dea che il successo della candidatura Dalema dipendesse dall'appoggio di Berlusconi.
Bastava il sì di Silvio e il gioco era fatto.
Per due settimane il Pd ha balbettato sull'ipotesi di scendere in piazza contro l'ennesima vergognosa legge ad personam, per non disturbare l'intesa fra D'alema e il premier.
Ma l'appoggio di Berlusconi, oltre Chiasso, è un boomerang.
I giornali inglesi che hanno scatenato la campagna per sostenere il candidato britannico, poi vincitore, hanno usato contro D'alema proprio l'argomento dei suoi buoni rapporti col Cavaliere, tirando fuori le vecchie storie della Bicamerale, degli inciuci sulla giustizia e sul conflitto di interessi.
Hanno insomma dipinto D'alema come il "comunista preferito di Berlusconi".
Tanto è bastato per affossarlo.
Le divisioni dei socialisti europei, le pressioni diplomatiche americane , sono dettagli a margine della vicenda.
La sostanza è che l'Italia è un Paese sputtanato all'estero e come tale ha scarsissimo potere contrattuale in Europa, dove le decisioni si prendono ormai sopra la nostra testa, a Berlino, Parigi e Londra.
E' una realtà evidente , ma naturalmente impopolare e quindi rimossa.
Non esiste una nazione civile dove un dittatore africano possa arrivare per un vertice sulla fame nel mondo e pretendere di organizzare per la sera una festa con duecento giovani hostess.
Gheddafi l'ha fatto durante il vertice della Fao.
Se ci avesse provato a Parigi o a Londra, gli avrebbero fatto levare le tende alla svelta.
Qui da noi invece è apparso normale, appena un pò stravagante.
Siamo diventati un Paese da barzelletta, da festino con escoret, polvere bianca e le note di un mandolino o d'una chitarra napoletana sullo sfondo.
Dopo di che verremmo essere considerati una grande potenza quando si tratta di fare le nomine in Europa.
Totò a questo punto sbottava: ma mi faccia il piacere!

Cesserà prima o poi, e qualcuno dovrà rendere conto dello scempio

La percezione è che si stia vivendo uno dei peggiori momenti storici dell'Italia.

Di fronte al peggior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, ci ritroviamo con un Presidente della Repubblica che appare latitante, e comunque non all'altezza della grave situazione di lacerazione delle istituzioni in atto.

Il PD continua ad apparire in affanno, e comunque inadeguato (o disinteressato) ad affrontare l'emergenza crescente; Bersani sembra vivere in un altro Paese, spettatore di un altro film come prima di lui ci è apparso Veltroni, e supino di fronte allo scempio della democrazia e della legalità.

Forse siamo arrivati a raschiare il fondo del barile, che se è vero che c'è sempre un peggio al peggio, difficile è immaginare una situazione peggiore di questa.

La sensazione è quella vissuta dai nostri nonni verso la fine della guerra, quando erano sotto le bombe.
Qualcuno li ha ancora i nonni e questo è il paragone che ogni giorno fanno.
Sanno che il bombardamento non potrà continuare a lungo, che le bombe prima o poi cesseranno, ma intanto attorno tutto crolla ed è macerie ovunque.
Sanno che verrà un dopo dove sarà possibile uscire di nuovo per strada, parlare con la gente, ricostruire la democrazia e finalmente sorridere di nuovo.

Ma per ora tutto continua a crollare sotto il bombardamento.

Il Parlamento è svuotato dalle sue funzioni, i Ministri sono nominati in base ai loro rapporti di dipendenza personale col Presidente del Consiglio ed i Consigli dei ministri appaiono come squallide farse dove in pochi minuti si conferma ciò che altrove è già stato deciso. Qualsiasi tronista, velina, escort o fanatico da curva sud, qualunque idiota potrebbe diventare ministro oggi in questa Italia.
Questo regime squallido e corrotto, forse persino peggio di ciò che fu a suo tempo il fascismo, non potrà più essere salvato da nessuno.
"Lo Stato è talmente corrotto ad ogni livello che sarebbe da stupidi non approfittarne". (da una nota intercettazione telefonica di un nostro governante)

Questo Stato sta implodendo anche sotto i colpi della diffusa indifferenza e disonestà dei tanti italiani furbetti che in questa immane tragedia pascolano sciacallando.

Mentre quotidianamente vengono delegittimati gli Organi dello Stato; Corte Costituzionale e Magistrature, Corte dei Conti e Presidente della Repubblica, il governo dello Stato procede veloce verso il fallimento.
Nonostante i devastanti tagli all'istruzione e alla sanità, alle Forze dell'Ordine ed al welfare, la spesa pubblica appare fuori controllo. L'assalto alla diligenza dei vari Ministri comporta un aggravio di quasi un miliardo di Euro al giorno del debito pubblico, incluse le spese per trasportare i clown e le escort del Premier alle sue ville in Sardegna, con aereo presidenziale.

Tre milioni di persone hanno perso il lavoro senza contare i lavoratori precari, e molti anche la casa.
Alcuni di loro (esclusi i co.co.co, co.co.pro, dipendenti di aziende artigiane ecc.) sopravvivono con la cassa integrazione che però è oramai vicina al tracollo.

Il Parlamento, popolato da una massa di delinquenti e pregiudicati, è praticamente alla paralisi e "lavora" ad una media di 4 ore/settimana, portando il Presidente della Camera persino a decretarne la chiusura per mancanza di fondi.

Le interferenze della Chiesa sulla vita privata e familiare dei cittadini imperversa oramai senza ritegno, e con pari veemenza detta i suoi dictat sullo Stato Repubblicano.

Oramai non siamo più alle "infiltrazioni" delle mafie nei gangli dello Stato, ma alla plateale occupazione.
Non v'è giorno che il Premier ed i suoi avvocati Ministri non mostrino il loro completo e sfacciato asservimento alla malavita organizzata. Ed i cittadini, privi ormai di ogni forma di rappresentanza, non contano più nulla e sono costretti a subire passivamente.

Stiamo perdendo tutto oramai e persino l'onore, che all'estero siamo ovunque considerati come ridicoli pagliacci corrotti; "Italian fucking clown".



Cesserà prima o poi, e qualcuno dovrà rendere conto di questo scempio; i corruttori ed i corrotti, i loro complici cooptati e collusi e chi "concertando" li ha lasciati devastare la società.

Un'altra strana coincidenza

Non so se anche voi, come me,
avete notato che dopo la recente visita a Dubai di Berlusconi è successo che tutte le borse Asiatiche siano crollate per il rischio insolvenza del colosso edile Dubai World.

Non se voi, come me,
pensate già da tempo che Berlusconi porti una sfiga pazzesca,
oppure state iniziando solo ora a realizzare e collegare le sue visite di Stato con tragedie che a breve poi si sono verificate, tipo il crollo delle Torri Gemelle.

E' sempre più un pericolo per chi gli sta intorno,
anche involontariamente!

Comunque,
a ben pensarci, qualcuno ci aveva visto giusto:
ricordate questi versi di Fabrizio De Andrè?
Il Nano è una carogna di sicuro
perchè ha il cuore troppo vicino al buco del culo

Bye

mercoledì 2 dicembre 2009

La fiducia dell'Italia in Berlusconi.

Non importa che la sua politica reazionaria e classista tagli i salari e gli investimenti, distrugga la scuola, la sanità, la ricerca, l'ambiente, metta la mordacchia alla giustizia, all'informazione libera e alla satira, non importano le leggi ad personam, i conflitti di interesse, il disprezzo della Costituzione, del Parlamento e della divisione dei poteri.
Non importano gli attacchi all'unità sociale,e istituzionale del Paese.
Non importano lo sdoganamento del fascismo, il razismo di Stato, le guerre criminali, il ritorno al nucleare.
Non importa che un affarista metta al servizio della sua azienda e dei suoi problemi personali con la giustizia l'intera macchina dello Stato.
Tutto questo non importa, la fiducia dell'Italia in Berlusconi è ancora alta.
Come si spiega tutto ciò?
ITALIANI, BERLUSCONIANI, SVOGLIATEVIII!!!

Le considerazioni di Fini fuorionda

L'informazione di oggi concede ampio riscontro al microfono di Fini lasciato aperto al Convegno di Pescara del 6 novembre sul "Premio Borsellino" ed alle sue considerazioni sul caso Spatuzza e sul Presidente del Consiglio con un Magistrato:

"Ha il consenso per governare, ma non l'immunità assoluta. Lui confonde la leadership con la monarchia assoluta, il consenso popolare che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di qualsiasi altra autorità"




Furiosa la reazione dei maggiorenti del Pdl che lo accusano di non rispettare gli accordi presi al vertice.

Esplicita a Ballarò la risposta di Fini: "Non ho niente da chiarire e non cambio opinione. Dico le stesse cose nel pubblico e nel privato".

Ora vediamo se alle forzature che senz'altro riceverà nelle prossime ore reagirà facendo marcia indietro come più volte è stato costretto a fare o se invece siamo all'inizio del fallout finale di questa maggioranza.

lunedì 30 novembre 2009

Il crocefisso sul tricolore.

Castelli e Borghezzio propongono di mettere il simbolo de crocifisso sul Tricolore.

Dovevo sentire anche questa.

Ormai la malata fantasia di questi loschi politici non ha confini.

Cosa vuoi commentare, non ci sono parole se non per dire:"Carissimi deficenti, sapete dove dovete mettervelo il crocifisso? L'avete capito tutti?

Bene, la variante è che i chiodi devono spuntare almeno di due centrimetri dalla parte opposta del legno.

ITALIANI BERLUSCONIANI, CASTELLIANI E BORGHEZZIANI, SVEGLIATEVIIII!!!

Che son sempre belle cose!

L'Espresso: - Cosa ne pensi di un mese di Bersani?


Ad un mese dall'elezione di Bersani a segretario del PD qual'è l'opinione dei lettori dell'Espresso sul suo operato: che voto gli danno?


Sondaggio

Il nuovo segretario sta dando un volto al Pd, sia come incarichi sia come linea politica; cosa ne pensi?

Risultati


1. Gravemente insufficiente - 7452 voti

2. Appena insufficiente - 787 voti

3. Appena sufficiente - 1044 voti

4. Diciamo sopra il 6 - 696 voti

5. Discreto - 1306 voti

6. Ottimo - 981 voti

7. Eccellente - 295 voti



Attenzione: I "sondaggi online" de L'espresso non sono "sondaggi rappresentativi" ai sensi delle direttive dell'Autorità garante delle comunicazioni: essi non hanno valore statistico. I risultati che forniscono non hanno, cioè, la pretesa di rappresentare l'opinione di gruppi di persone. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente, che hanno l'unico scopo di permettere agli utenti che lo desiderano di esprimere la propria personale opinione.

domenica 29 novembre 2009

I "Poteri Forti" e la Democrazia partecipativa

Una Commissione Trilaterale fondata da Rockefeller nel '73 e composta dai più facoltosi e potenti personaggi di USA, Europa e Giappone, una sorta di SuperGoverno Mondiale, (quelli che in Italia chiamiamo quasi con soggezione i "Poteri Forti"), detta le linee guida del capitalismo moderno, e come primo obiettivo si è posta l'azzeramento totale della democrazia partecipativa; mantenerne l'involucro ma svuotarne il contenuto.

La democrazia partecipativa, espressa per la prima volta in varie forme dai cittadini negli anni '60 e '70 dopo 3.000 anni di storia, è apparsa inaccettabile da chi deteneva il potere.
La Commissione si è così autoimposta di riportare il dominio dell'elite sui cittadini.

La storia del successo della "loro" democrazia (l'involucro appariscente ma privo di contenuti) è stato l'indurre grosse fette di popolazione all'assimilazione dei valori, atteggiamenti e modelli di consumo della classe media.
Per uccidere la democrazia partecipativa dei cittadini hanno preso grandi masse di cittadini e li hanno fatti diventare consumatori, ... spettatori della cultura mass mediatica.

Il funzionamento efficace del "loro" sistema democratico ha necessitato l'immissione di un alto livello di apatia negli individui e gruppi, mettendoli nelle condizioni di non poter interagire con la società. In effetti nel passato queste masse erano escluse e tenute ai margini della società, e non partecipavano alla vita politica.

La cooptazione, (con varie forme di privilegi offerte ai singoli individui) venduta come "concertazione", ha annientato le resistenze dei partiti di sinistra e dei sindacati ottenendo la cancellazione del radicalismo della lotta e l'annientamento del loro potere contrattuale; la loro funzione oggi è esclusivamente limitata al "baratto" dei livelli minimi accettabili dei diritti.


L'annientamento è tale che se oggi si verificano ingiustizie in una grande fabbrica o in un'Università, operai e studenti non contattano i sindacati o i partiti di sinistra, ma chiamano il Gabibbo, o le Iene.

Berlusconi, apoteosi commerciale di conflitto d'interessi, non è altro che il magnifico risultato odierno di questi concetti, italianizzati dalle precise indicazioni di Licio Gelli e della P2 e posti in essere dalla formidabile e completa occupazione dei media, realizzando di fatto in questo modo il controllo sociale.
Egli non solo ha minuziosamente applicato i concetti della Commissione Trilaterale, ma è arrivato ad allargarli con successo al Parlamento, oramai svuotato da ogni forma di partecipazione, ed ai Ministri stessi, con l'inserimento crescente di personaggi non pensanti ma da lui dipendenti per vari aspetti personali.


In quest'ottica, il forte e schietto dibattito interno che ha portato alle Primarie del PD, con il coinvolgimento diretto ed attivo, "partecipativo", di 3 milioni di cittadini, appare senza dubbio in controtendenza con questa drammatica involuzione, indipendentemente da quale sia stato il suo risultato, e forse un primo flebile passo verso una democrazia partecipativa.