martedì 15 aprile 2008

Elezioni Politiche; ha vinto Berlusconi



Stravolto lo scenario politico dalla tornata elettorale.

Berlusconi vince nettamente e sembra avere le condizioni per governare 5 anni.

Boom della Lega; tenere al nord i soldi prodotti al nord e contenere l'immigrazione sono evidentemente argomenti sentiti dai cittadini padani, con i quali si dovrà fare i conti.

Il Pd non fa il miracolo ma si consolida oltre un buon 33%; raccoglie di fatto il popolo di sinistra.

Di Pietro raddoppia i voti, confermando come sia sentita e diffusa la questione morale e legale.

Sinistra e Verdi al disastro: pagano i mille ricatti e taglieggiamenti che, assieme ai mastelliani, in due anni hanno fatto scempio dell'immagine del Governo Prodi, e di buona parte del tesoretto raccolto imponendo duri sacrifici ai cittadini.

All'Udc solo 3 senatori. Restare asserviti al Cavaliere per tanti anni e poi essere cacciati all'ultimo minuto evidentemente non è piaciuto ai cittadini. E a nulla sono evidentemente servite le pressioni di Ruini.

Storace manca il quorum e non riesce a raccogliere i malumori del popolo di destra per la fusione improvvisa ed imposta con la CdL.


Oggi dopo questo voto e di fronte a questo nuovo Governo che potrebbe anche restare 5 anni (Lega permettendo) penso si debba dare spazio ad alcune profonde riflessioni.

* la sinistra, così come è stata intesa per tutto il novecento, non esiste più, e non è più solo un teorema ma la posizione dei cittadini (inclusa la classe operaia) espressa col loro voto.

* da fonti statistiche appare che l'ampia maggioranza degli operai abbia votato per Berlusconi.

* in questi due ultimi anni (ma anche nei cinque precedenti del primo Governo Prodi) gli uomini politici dei partiti di sinistra hanno mostrato il peggio di sè curando esclusivamente la loro immagine (o quella che ritenevano tale) in infiniti giochi di potere, sottogoverno e clientelismo, infischiandosene dei lavoratori.
Hanno potuto farlo perchè la vecchia ed asfittica cultura-struttura partitica dei loro partiti mai rinnovati lo consentiva.

* in questi ultimi venti anni, Berlusconi con le sue TV ha cambiato radicalmente la mentalità, i sogni, le ambizioni e le speranze di milioni di cittadini, zie e nonne, operai e studenti, pensionati e bottegai. Chi ha trent'anni oggi non può avere memoria di un modo diverso di fare informazione e spettacolo, di condurre dibattiti e confronti e ... del vivere civile.
I rapporti interpersonali espressi nei Grandi Fratelli e dalle oramai tante DeFilippi sono di fatto i modelli consacrati di vita, senza più alternative possibili.

* Questo può piacere o meno, ma è la reale situazione del Paese. Un operaio del 1970 sognava un tipo di qualità della vita e nutriva speranze per sé e per i suoi cari ben differenti da quelli odierni, indotti da un ventennio di TV spazzatura.

* Aldilà di quali possano essere le responsabilità e le colpe di questa situazione, essa è e con essa tocca fare i conti.

* Berlusconi non appare nè fascista nè liberista, ma si presenta solo come il più abile dei venditori che ha saputo vendere il suo prodotto (meglio confezionato e spinto) ad una intera Nazione.
I cittadini per l'ennesima volta quello hanno comprato.

* Questa nuova interpretazione della società o se vogliamo del controllare le masse, può naturalmente piacere a qualcuno e non ad altri; ciò che non può e non deve essere accettato è l'illegalità, come tante volte abbiamo scritto e che è a base di un reale concetto di Democrazia.


Penso quindi che si possano esprimere due differenti atteggiamenti nei confronti di Berlusconi e del suo nuovo Governo;
- non apprezzare questa società artificiale creata e voluta da Berlusconi e non tollerare gli aspetti illegali da essa espressi.

- apprezzare la trasformazione della società posta in essere da Berlusconi nonostante i suoi evidenti aspetti di illegalità.

Ai primi possiamo chiedere di avere profondo rispetto delle scelte dei cittadini, specialmente se espresse col voto, anche quando ci appaiono discutibili o inaccettabili.
Ai secondi di pretendere la legalità e di non chiudere gli occhi di fronte a palesi reati solo perchè potrebbero mettere in discussione i loro ideali.

Credo cioè nel dialogo costruttivo e rispettoso tra berlusconiani che accettino la legalità ed antiberlusconiani che accettino e rispettino la scelta politica ed etica di votare Berlusconi.

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