Abbiamo alcuni quesiti pesantissimi sul tavolo.
Vediamo di tirare fuori solo i primi:
1. sembra confermato che almeno una metà di classe operaia ha votato PDL; è possibile ritenere quel partito operaista, o comunque in grado di tutelare gli interessi dei lavoratori?
2. secondo noi, gli operai che hanno votato Berlusconi, che tipo di interventi si attendono ora da questo suo Governo?
3. alla nascita del PD (in gestazione da anni) si ipotizzava la realizzazione a sinistra di una unica Cosa Rossa così da poter raggiungere comodamente anche l'8% al Senato; che ne pensiamo del fatto che invece, oltre alla Sinistra Arcobaleno si siano presentati anche un paio di Partiti Comunisti, uno Socialista ed un'ulteriore lista più o meno proletaria?
4. qual'è la nostra opinione sulla partecipazione di esponenti di sinistra del governo, ministri e sottosegretari, a manifestazioni di piazza contro il Governo Prodi di cui facevano parte?
5. che ne pensiamo dell'affermazione di Bertinotti di dicembre che dichiarava concluso e giunto al termine il Governo Prodi?
6. ricordiamo che assieme ai diniani e mastelliani, anche Turigliatto di RC ha votato contro il Governo Prodi facendolo cadere e portando a questa situazione?
7. esattamente, qualcuno sa cosa hanno realizzato a favore della classe operaia gli esponenti dei partiti della sinistra massimalista e verdi presenti nella coalizione Prodi in questi 2 anni di governo?
Mi sembra poi improponibile il quesito:
-" Elezioni finite parlamento senza la sinistra. Si torna agli anni di piombo??" -
I tentativi di impadronirsi dello Stato portati avanti da manipoli di teoreti, nulla hanno da spartire con le sollevazioni popolari spontanee, per arrivare alle quali occorrono situazioni inaccettabili per la vita e la dignità quotidiana e per la libertà.
I partiti della sinistra massimalista non sono in parlamento (come quelli della destra ex fascista) per chiaro ed esplicito volere degli elettori, innanzitutto la maggioranza della classe operaia che il 13 aprile ha votato Berlusconi.
Qualsiasi sia stato il motivo, gli operai che in maggioranza hanno democraticamente votato Berlusconi, da LUI ora si sentono rappresentati; ben difficilmente andranno dunque in piazza a far gazzarre e tantomeno accetteranno che qualcun altro lo faccia in nome loro, ... contro le loro democratiche scelte.
Vi è una minoranza di operai che ha votato PD; anche quella si sente adeguatamente rappresentata.
Vi è poi una veramente esigua minoranza, che ha invece espresso un voto comunista, o pseudo tale, che non è riuscito ad essere espresso in parlamento.
Essi innanzitutto dovranno chiedersi come mai la stragrande maggioranza degli operai non ha condiviso con loro quella scelta.
E poi se sia il caso di compiere azioni innanzitutto proprio contro di essi, contro ciò che essi hanno scelto.
martedì 15 aprile 2008
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