venerdì 11 dicembre 2009

Berlusconi a Bonn attacca le istituzioni italiane



Al Congresso del Partito Popolare Europeo in corso a Bonn, Silvio Berlusconi, Presidente del consiglio, ha deciso di attaccare:
* la Costituzione Italiana, annunciando che la cambierà
* il Presidente della Repubblica, considerandolo comunista
* la Corte Costituzionale, definendola uno strumento politico al servizio dei giudici di sinistra.

Sembra quasi routine quotidiana, che il nostro Premier ci ha da tempo abituati a queste sparate.

Ma proviamo ad immaginare se una dichiarazione simile fosse fatta da Sarkozy o dalla Merkel.
Immaginiamo che Sarkozy si presenti a Bonn e dichiari la sua intenzione di abbattere la Costituzione Francese ed attaccando le massime autorità istituzionali della Francia.
Un brivido ci correrebbe su tutto il corpo, in quanto questo significherebbe una profonda lacerazione della Francia nella quale saremmo coinvolti come europei.

Le intenzioni di Berlusconi sono oramai non solo chiare, ma dichiarate in modo ufficiale.
"C'è una sinistra che ha attaccato il presidente del Consiglio su tutti i fronti inventandosi calunnie. Chi crede in me è ancora più convinto. Tutti si dicono: 'Dove si trova uno forte e duro, con le palle come Silvio Berlusconi?'".

Il Premier dunque, dopo aver ridotto il Parlamento ad un suo servizio privato, si appresta a stracciare la Carta Costituzionale e ad eliminare la Consulta, che resta l'ultimo baluardo in difesa della Costituzione.
Questo cari amici si chiama fascismo, che attendiamo per capirlo l'olio di ricino?

Se le istituzioni non sapranno trovare il modo di fermare questo scempio, ora e subito, possiamo cominciare a salutare la fine di ciò che resta di questa nostra democrazia.

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1 commento:

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