venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale

Voglio augurare un Buon Natale innanzitutto ai disoccupati, ai padri di famiglia rimasti senza lavoro, ai lavoratori che sono sui tetti e ai tanti precari lasciati a casa senza nessun indennizzo, agli studenti privi di mezzi e senza alcun futuro e ai ragazzi ammazzati in carcere senza giustizia, ai ricercatori privati dei fondi, ai malati che non hanno assistenza e ai familiari che si sacrificano giorno e notte, ai giornalisti e ai giudici che hanno deciso di continuare a fare i giornalisti ed i giudici per davvero, agli insegnanti che pensano ancora di "insegnare" e a chi paga tutte le tasse, anche per chi, assisitito da Tremonti, non le ha mai pagate, a chi è emigrato e viene sputtanato ogni giorno per le porcate del suo Paese e a quegli emigrati a cui hanno svuotato il conto corrente con la scusa dei "conti dormienti", a tutti quegli italiani che, testardamente, mantengono in vita il Paese: imprenditori, impiegati e operai, a quelli che perderanno parte della pensione col nuovo anno e a che ha perso il TFR, ai bambini con la tosse cronica ed alle mamme delle città più inquinate del mondo ed ai pendolari che non sanno mai quando arriveranno.

E poi ai ai morti dell'Aquila, di Viareggio e di Messina: ammazzati dalle istituzioni distratte per i quali nessuno mai pagherà e ai familiari delle vittime di mafia irrisi da politici cialtroni, ai tanti blogger che in rete hanno prodotto un'informazione alternativa consentendo un minimo d'informazione e a quelli che han perso la casa, alle forze dell'Ordine umiliate e mortificate da ministri incapaci di rappresentarle e a quelli che han tenuto la schiena dritta.

Buon Natale ad Antonio Di Pietro e a Travaglio accusati di terrorismo da un piduista e lasciati soli come bersagli dall'opposizione venduta da oltre vent'anni,
a Don Farinella e Don Ciotti, Don Gallo e Don Zanotelli, preti che fanno sentire ancora la voce di Cristo alta e forte, a tutti quelli che si sono messi l'elmetto viola e sono andati in piazza a far sentire la loro voce, armati della loro indignazione, a quelli come Salvatore Borsellino che pretendono la verità sulle stragi dei giudici e a chi si oppone alla follia del nucleare.


Buon Natale cari amici, è tempo di tenere duro.

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